Ascalona, scoperta necropoli filistea

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Source: repubblica.it

Gli archeologi della Leon Levy Expedition to Ashkelon hanno individuato lungo la costa meridionale d’Israele la prima necropoli filistea. Finora, infatti, dei Filistei si conoscevano solo poche tombe, tra cui le 5 scoperte da Petrie nel “Cimitero 500” di Tell el-Far’ah databili tra la metà del XII e la fine dell’XI secolo. Proprio a questo periodo risale l’insediamento in Palestina di questo nuovo popolo che dà il nome all’area e che è noto soprattutto dalle informazioni fornite dalla Bibbia. Come si legge nel Libro di Giosuè (13:3), i ‘cattivi’ per antonomasia si sarebbero divisi in una serie di città-Stato tra cui le principali, la cosiddetta pentapoli filistea, erano Ashdod, Ekron, Gath, Gaza e, per l’appunto, Ascalona.

Qui, nei pressi del porto, la missione diretta da Daniel MasterLawrence Stager ha scavato le sepolture di 211 individui – uomini, donne e pochi bambini – che il radiocarbonio colloca tra l’XI e l’VIII secolo. Si riscontra una gran varietà di pratiche funerarie: inumazione e cremazione; tombe a camera, a fossa, a pozzo o a cista; singole o multiple; corpi deposti supini o proni. Ma, a differenza dei predecessori Cananei o dei vicini Israeliti, i Filistei non adottarono sepolture secondarie, cioè non prendevano le ossa dopo un anno dalla morte per trasferirle altrove. Una caratteristica interessante è la presenza nel corredo di piccoli contenitori di profumo posti al lato della testa o vicino al naso (vedi foto) in una chiara scelta simbolica.

Ma perché parlare qui di questa scoperta? I Filistei altro non sono che i Peleset delle fonti egiziane, presentati come mercenari alleati o, più spesso, come nemici invasori dal caratteristico copricapo piumato (o a strisce di cuoio). Li troviamo anche nelle rappresentazioni della battaglia di Qadesh di Ramesse II e, soprattutto, nei rilievi del tempio di Medinet Habu di Ramesse III. La loro origine, come per il resto dei Popoli del Mare, non è molto chiara e, in generale, è indicata nell’area egea – come dimostrano le influenze micenee nella ceramica filistea -. Quindi le analisi del DNA dei corpi scoperti sarà fondamentale per dirimere questi dubbi.

http://digashkelon.com/

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