Archivi del mese: settembre 2021

Buto, scoperti oggetti di culto legati ad Hathor

Source: Ministry of Tourism and Antiquities

A Tell el-Farain, sito archeologico del Delta nel governatorato di Kafr el-Sheikh, gli archeologi egiziani hanno effettuato una scoperta veramente rara. Nell’antica città di Buto, consacrata alla dea serpente Uadjet protettrice del Basso Egitto e per questo chiamata in origine Per-Uadjet, sono state individuate testimonianze del culto di un’altra divinità.

Sopra una delle tre colline che compone il sito, nascosti sotto un cumulo di blocchi di pietra, erano riposti diversi strumenti effettivamente usati durante i riti religiosi celebrati in onore di Hathor durante la XXVI dinastia. Si leggono infatti i nomi di faraoni come Psammetico I (664-610 a.C.), Apries (589-570) e Amasis (570-526). In particolare, il cartiglio di quest’ultimo è inciso su quella che viene definita dal dispaccio del Ministero del Turismo e delle Antichità una colonna hathorica in calcare (ma in mancanza di un riferimento metrico, potrebbe essere anche il manico di un sistro; foto in alto). Tra gli altri reperti trovati, spiccano alcuni incensieri in faience, di cui uno è decorato con la testa di Horus (foto nella prima fila in basso a sinistra), statuette della vacca Hathor, di Thot e della dea ippopotamo Tueret, vasi in ceramica e placche in avorio finemente lavorate con scene di portatori di offerte in un ambiente palustre (prima fila in basso, al centro). Inoltre, è stato scoperto anche un amuleto udjat in oro (in basso a destra) e tracce di rivestimento dello stesso materiale prezioso che in origine doveva coprire altri oggetti.

Nella stessa area è stato individuato un vasto edificio più recente, risalente al periodo tolemaico (305-30 a.C.). La struttura doveva avere una funzione religiosa legata a riti purificatori perché comprende un pozzo, una vasca in mattoni rossi foderati in lastre in calcare, un punto per il riscaldamento dell’acqua e un complesso sistema di approviggionamento e drenaggio idrico. Parte del materiale utilizzato per costuire l’edificio è chiaramente di riciclo, come si vede in un blocco in cui ci sono i cartigli del faraone della XXII dinastia Takelot II (850-825 a.C.; in basso a destra).

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Scoperto architrave di Thutmosi III a Karnak

Source: instagram @dr_mostafa_waziry

Durante i lavori di sistemazione del Viale delle Sfingi, nel tratto che si trova nei pressi del grande portale di accesso al Tempio di Khonsu, sul lato sud del recinto di Amon a Karnak, un team egiziano ha individuato 4 grandi frammenti in granito rosa di un architrave. La lettura dei cartigli, inscritti sotto la tipica modanatura a gola egizia, data la scoperta al regno di Thutmosi III (1479-1425 a.C.). Si tratterebbe di un ingresso monumentale della XVIII dinastia, poi sostituito da Tolomeo III (246-222 a.C.) con quello attualmente esistente, chiamato “Bab el-Amara”.

In un video pubblicato da Luxor Times, Mostafa Waziry, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, ha annunciato che i blocchi saranno rimontati ed esposti quando il Viale delle Sfingi sarà inaugurato.

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A Novembre le inaugurazioni del Grand Egyptian Museum e del Viale delle Sfingi di Luxor?

Grand Egyptian Museum – GEM

La domanda che probabilmente mi è stata posta più volte in quasi 8 anni di blog è: “Ma quando apre il GEM?”

Le mie risposte si sono fatte sempre meno sicure col passare degli anni, dal 2014 al 2020, posticipando l’inaugurazione di volta in volta, e si sprecano gli articoli sull’argomento con il punto interrogativo nel titolo.

L’ultima data fornita (in alto a sinistra sul sito ufficiale), spostata ulteriormente a causa della situazione sanitaria globale, è stata “Fine 2021”. Tuttavia, ora potrebbe esserci un’indiscrezione giornalista che confermerebbe – condizionale d’obbligo – l’apertura del Grand Egyptian Museum nel prossimo novembre.

Situato a Giza, a meno di 3 km dalle piramidi, una volta finito sarà il più grande museo archeologico del mondo con 490 mila m² di terreno occupato – comprendenti gallerie, 28 negozi, 10 ristoranti, un centro congressi e un cinema – e 100.000 reperti, di cui la metà sarà esposta. Ormai da anni continuano ad affluire nei depositi della struttura antichità da tutte le parti dell’Egitto, tra nuove scoperte e pezzi già esposti altrove, come l’intero corredo funerario di Tutankhamon. L’ultimo grande trasferimento è stato, per esempio, quello della prima barca solare di Cheope, effettuato poco più di un mese fa.

Secondo quando riportato dalla testata online Egypt Indipendent, che a sua volta riprende un’intervista telefonica di TeN TV al professore di archeologia Ahmed Badran (Cairo University), l’inaugurazione sarebbe stata pensata per Novembre 2021. Badran ha affermato che si terrà un megaevento di 10 giorni e che le celebrazioni comprenderanno anche la già annunciata opera lirica su Tutankhamon scritta da Francesco Santocono su soggetto di Zahi Hawass e musicata da Lino Zimbone. In realtà, ci sono notizie contrastanti anche per la prima teatrale, prevista per il 20 ottobre 2021 all’Opera House del Cairo e in replica – altra data difforme – per l’inaugurazione del GEM. Per questo, in assenza di un annuncio ufficiale da parte del Ministero del Turismo e delle Antichità, aspetterei ancora a prenotare un viaggio in Egitto per il prossimo inverno con l’unico scopo di visitare il Grand Egyptian Museum.

Aggiornamento (17/09/2021):

Qualcuno scherzando aveva commentato sotto il mio post: “Ok novembre, ma di quale anno?”. Ed effettivamente aveva ragione. Zahi Hawass ha smentito tutti i rumors e ha spostato ulteriormente l’inaugurazione del GEM al 4 novembre 2022, in occasione del 100° anniversario della scoperta della Tomba di Tutankhamon. Data definitiva? Beh, questa sarebbe una ricorrenza troppo importante per essere saltata.

https://see.news/zahi-hawass-reveals-expected-opening-date-of-gem-video/

La situazione del Viale delle Sfingi al novembre del 2018 (foto M. Mancini)

Un’altra importante inaugurazione prevista per novembre è quella del Viale delle Sfingi a Luxor. Anche in questo caso non abbiamo ancora un annuncio ufficiale, ma ci sono più certezze rispetto alla situazione del GEM. Dopo numerosi rinvii dell’apertura, infatti, dovremmo essere vicini a un’altra parata spettacolare che attraverserà tutta la Kebash Road, lungo i 2,7 km che uniscono il Tempio di Luxor al complesso di Karnak. Lo scorso 24 agosto, il Primo Ministro Mostafa Madbouly aveva visitato il sito per ispezionare i lavori in preparazione per la cerimonia di apertura che, secondo Mostafa Waziry, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, sarebbero state al 98%.

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