Archivi del mese: aprile 2022

Scoperto il tempio di Zeus Kasios a Pelusio

Source: Ministry of Tourism and Antiquities

A Tell el-Farama, dove sorgeva l’antica Pelusio, città che dava il nome al ramo più orientale – ormai insabbiato – del Delta del Nilo, gli archeologi egiziani hanno scoperto un tempio dedicato a Zeus Kasios. L’epiteto dato al re dell’Olimpo era già noto da fonti archeologiche, letterarie e numismatiche per questo sito del Sinai nord-occidentale e deriva dall’identificazione con una divinità semitica legata a un monte siriano (per approfondire: link 1, link 2).

Il santuario si trova più o meno a metà strada tra la cittadella e la cosiddetta chiesa circolare, ed è stato individuato grazie ai resti dell’ingresso monumentale, accessibile attraverso una rampa sopraelevata e composto da due enormi colonne in granito di Assuan alte 8 metri (foto in basso) e un architrave dello stesso materiale crollato in antichità a causa di un terremoto. Il perimetro dell’edificio, invece è realizzato in muri in mattoni crudi su una piattaforma di macerie livellate.

Source: Ministry of Tourism and Antiquities

Molti blocchi in granito ed elementi architettonici, come capitelli corinzi, erano stati trovati in altri punti della città già a partire dal 1910, quando l’egittologo francese Jean Clédat ipotizzò l’esistenza del tempio, seppur senza individuarlo, soprattutto grazie a un frammento di un’iscrizione dedicatoria in greco dell’imperatore Adriano. Evidentemente la struttura divenne una cava per materiale da costruzione utilizzato per edifici di epoca bizantina, in particolare chiese.

Source: Ministry of Tourism and Antiquities

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Rinnalzato l’obelisco caduto di Hatshepsut a Karnak

Continuano i lavori di restauro nel complesso templare di Karnak che stanno interessando strutture architettoniche e statue monumentali. Nello specifico, questa mattina il Ministero del Turismo e delle Antichità ha comunicato l’avvenuta anastilosi (ri-erezione) dell’obelisco di Hatshepsut che giaceva vicino il lago sacro.

Più precisamente, è stata rimessa in piedi solo la porzione superiore alta 11 metri e pesante 90 tonnellate, compreso il pyramidion in cui la regina è raffigurata inginocchiata alla presenza del padre divino Amon. Il monolite di granito faceva parte di una coppia fatta erigere da Hatshepsut (1479-1358 a.C.) tra il 4° e il 5° pilone del Tempio di Amon-Ra, di cui però resta integro solo l’obelisco nord alto circa 30 metri. Di quello sud si conserva nella posizione originaria solo il piedistallo e la parte bassa (foto in basso a destra), dopo che cadde in antichità, forse a causa di un disastroso terremoto.

L’attuale posizione della cuspide, nei pressi del grande scarabeo di Amenofi III, si deve all’egittologo francese Georges Legrain che la spostò dalle macerie durante il restauro della Grande Sala Ipostila.

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