Saqqara, scoperte tombe di Antico Regno con 9 statue in pietra e una mummia di 4300 anni

Ieri mattina il celebre archeologo Zahi Hawass ha annunciato una serie di scoperte effettuate dalla missione che dirige a Saqqara. Nello specifico si tratta di un gruppo di tombe risalenti alla V e alla VI dinastia (2500-2190 a.C.), situate nell’area di Gisr el-Mudir, l’antica struttura in pietra a sud-est della Piramide a gradoni di Djoser.

Tra queste spicca la sepoltura di Khnumdjedef, sacerdote del complesso piramidale di Unas, le cui pareti sono coperte dai resti di pitture dai colori ancora vividi che raffigurano scene di offerta e di vita quotidiana (foto in alto a sinistra). La seconda tomba più grande, anch’essa decorata, apparteneva a Meri, funzionario presso il palazzo reale, di cui si conserva una bella falsa porta (foto in basso a destra). Un’altra ancora conteneva 9 statue funerarie in calcare che rappresentano il defunto e la moglie, i figli e servitori intenti a preparare cibo (foto in cima all’articolo). Il nome dell’uomo non è chiaro, ma Hawass ha riferito che potrebbe essere il Mesy che compare su una falsa porta ritrovata mesi dopo nei pressi della tomba (io comunque leggo il nome anche nella tavola d’offerta in basso a destra).

Tra tutti i ritrovamenti, però, il più importante era senza dubbio in fondo a un pozzo di 15 metri: un grande sarcofago in pietra ancora sigillato contenente una mummia di 4300 anni (foto in basso). Il corpo di Hekashepes, deposto con un poggiatesta e con una copertura di foglia d’oro, sarebbe la più antica mummia mai ritrovata in queste condizioni di conservazione.

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