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Nuova Summer School di Egittologia per non Egittologi (Pisa, 24-31 luglio 2023)

Spesso, chi segue questo blog mi chiede se conosca corsi di Egittologia aperti anche ad appassionati che, nella vita, magari si occupano di tutt’altro. Beh, ho il piacere di presentare una Summer School, organizzata dall’Università di Pisa sotto il coordinamento della Prof.ssa Marilina Betrò, in cui sono coinvolto in qualità di supporto organizzativo e docente. Si tratta di un programma intensivo di 8 giorni, che si terrà a Pisa dal 24 al 31 luglio 2023, e che ha lo scopo di fornire tutte le nozioni base dei principali aspetti della disciplina egittologica.

Le lezioni saranno tenute da professori e ricercatori dell’Università di Pisa, centro d’eccellenza dell’Egittologia italiana e internazionale, che insegneranno ai partecipanti le basi della storia, dell’archeologia e della lingua dell’Antico Egitto. Saranno quindi trattati i principali eventi della millenaria storia della civiltà faraonica, dal Predinastico all’Epoca Romana, i più importanti siti archeologici e monumenti della Valle del Nilo e i fondamenti del sistema geroglifico. Ci sarà inoltre modo di approfondire temi specifici, come Tutankhamon e la sua tomba, la mummificazione, la religione, gli ushabti, le principali scoperte archeologiche degli ultimi anni, e di sfatare insieme i più famosi luoghi comuni nell’ambiente egittologico. Il programma comprende infine una visita guidata alla Collezione Egizia del Museo Civico Archeologico di Bologna, una delle principali in Italia ed Europa.

Quindi, se avete voglia di addentrarvi per la prima volta nella storia e nell’archeologia dell’antico Egitto e cimentarvi con i geroglifici, o comunque di implementare le vostre conoscenze, non vi resta che iscrivervi!

Trovate tutte le informazioni su programma, docenti, modalità d’iscrizione e altro nel sito internet dedicato alla Summer School:

https://egittologiasummerschool.wordpress.com/

Per altre curiosità, potete anche scrivere all’indirizzo mail egittologia.summerschool@gmail.com o contattarmi in privato sui miei social.

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Progetto “TEMA – la Toscana Egittologica tra Musei e Archivi”: i risultati

Tempo fa vi avevo annunciato la mia partecipazione a TEMA – la Toscana Egittologica tra Musei e Archivi, progetto diretto dalla prof.ssa Marilina Betrò (Università di Pisa) che ha come obiettivi principali la raccolta e lo studio delle testimonianze archivistiche e museali che forniscono informazioni sulla Spedizione in Egitto di Ippolito Rosellini e Champollion e sulla formazione e il passaggio in Toscana delle grandi collezioni egizie nate nella prima metà del XIX secolo e confluite nei più importanti musei europei. In attesa della presentazione ufficiale dei risultati che si terrà prossimamente, vi rimando alla pagina FaceBook di TEMA dove, oltre a prodotti stettamente legati al progetto, saranno pubblicati post di approfondimento a carattere divulgativo sulla storia dell’egittologia, toscana e non solo.

https://www.facebook.com/ProgettoTEMA

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TEMA – la Toscana Egittologica tra Musei e Archivi

Giuseppe Angelelli, La Spedizione franco-toscana in Egitto, 1836 (particolare)

Quando Champollion diceva che “La strada per Menfi e Tebe passa da Torino”, sottolineando l’importanza del Museo Egizio da poco inaugurato, sicuramente aveva in mente la tappa precedente, dove transitarono alcune tra le più importanti collezioni egittologiche d’Europa: la Toscana.

Durante il XIX secolo, infatti, il porto franco di Livorno era la vera porta del continente verso il Mediterraneo orientale, lo scalo obbligato delle navi che, insieme a grano, spezie e prodotti esotici, trasportavano anche merci particolari come reperti archeologici e mummie. Nel porto labronico arrivarono i nuclei di antichità che poi confluirono verso altri centri toscani e i grandi musei di Torino, Parigi, Londra, Berlino, Leida ecc. Lo stesso Champollion si era recato nei magazzini del porto – che bisogna immaginare straripanti di statue, sarcofagi e stele – per selezionare pezzi da portare al Louvre. Il passaggio di questi bastimenti e la notizia dei loro carichi speciali sono ancora presenti nei registri originali conservati presso l’Archivio di Stato di Livorno.

Ma l’importanza della Toscana nella formazione della disciplina egittologica non si limita al mero ruolo di snodo commerciale. A Ippolito Rosellini nel 1826 fu affidata la prima cattedra di Egittologia al mondo presso l’Università di Pisa. Successivamente, l’orientalista pisano riuscì a convincere il Granduca Leopoldo II a finanziare – insieme al re Carlo X di Francia – la prima vera spedizione scientifica in Egitto del 1828-1829 (i “savant” di Napoleone non sapevano ancora leggere il geroglifico) che diresse insieme all’amico Champollion. Da questa missione arrivarono un’eccezionale mole di documenti, manoscritti e splendidi disegni, oggi conservati presso la Biblioteca Universitaria di Pisa, e i circa 2000 reperti che formarono il nucleo principale del Museo Egizio di Firenze. Altri oggetti, invece, rimasero a Pisa e oggi fanno parte del patrimonio delle Collezioni Egittologiche dell’Università di Pisa e dell’Opera della Primaziale Pisana.

Dal 1° settembre ho il piacere di lavorare proprio su questo argomento, nell’ambito di un assegno di ricerca presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, cofinanziato dalla Regione Toscana (POR FSE 2014-2020). Nello specifico, il progetto TEMA – la Toscana Egittologica tra Musei e Archivi, diretto dalla prof.ssa Marilina Betrò, si propone di creare una rete di connessioni tra quegli operatori culturali della regione che conservano materiale sulla missione di Rosellini e sulla formazione delle collezioni egizie esistenti o comunque passate per la Toscana. In particolare, si vuole studiare, digitalizzare e indicizzare i documenti della Biblioteca Universitaria di Pisa e dell’Archivio di Stato di Livorno relativi alle collezioni giunte dall’Egitto nella prima metà dell’800, e collegarli tra loro e con gli oggetti stessi tramite un web database e un sito web creati appositamente. Inoltre, coniugando il digital storytelling su diversi formati (testi, immagini HD, video, modelli 3D dei reperti dell’Opera della Primaziale Pisana e delle Collezioni Egittologiche dell’Università di Pisa) si racconteranno tutti i passaggi che dalla Valle del Nilo hanno portato alla creazione di altri grandi musei.

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“Frammenti d’Egitto”: gli USHABTI

Gli ushabti sono una delle categoria di oggetti più presenti nelle collezioni egizie, grandi o piccole che siano. Queste statuette funerarie, infatti, non mancano mai nei musei e spesso colpiscono la curiosità dei visitatori. Ma a cosa servivano?

Ve lo spiego in questo breve video girato per la serie “Frammenti d’Egitto”, progetto di divulgazione e didattica realizzato dall’associazione studentesca VOLO – Viaggiando Oltre L’Orizzonte:

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PERET: il nuovo sito dei giovani egittologi e nubiologi italiani

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Il 14 e il 15 dicembre 2017, oltre 20 giovani egittologi e nubiologi italiani si sono incontrati a Pisa per illustrare le loro ricerche e per creare una rete di contatti con lo scopo di portare avanti possibili progetti condivisi. Da questo evento, organizzato e finanziato dall’associazione culturale VOLO – Viaggiando Oltre L’Orizzonte, è nata l’idea di realizzare un sito internet dove raccogliere l’esperienza, una sorta di vetrina virtuale in cui dottorandi e post-doc potessero presentarsi e mostrare i loro ambiti di ricerca. Il nome scelto, PERET, rievoca volutamente la stagione dell’anno che segnava l’emergere delle terre coltivabili al ritirarsi delle acque del Nilo, nella speranza di far ‘sbocciare’ nuovi contatti, aprire stimolanti confronti e generare scambi di idee e opinioni.

https://peretresearchers.wordpress.com/

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L’Università di Pisa propone due summer school di Egittologia

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Segnalo due ottime occasione rivolte agli studenti che vogliano approfondire diversi aspetti dello studio dell’Egittologia durante la pausa delle lezioni universitarie. Quest’estate, l’Università di Pisa organizza ben due summer school, una di filologia e l’altra di museologia.

La prima Summer School, ormai giunta alla sua terza edizione, è dedicata allo ieratico. Dal 23 al 28 luglio, insegnanti dell’ateneo e altri docenti stranieri daranno lezioni sulla grammatica del medio-egizio (2000-1500 a.C.) e sulla forma di scrittura ‘corsiva’ che difficilmente si trova nei piani di studio universitari italiani. Per questo, “Reading Middle Egyptian Hieratic” risulta una rara possibilità per imparare a leggere e studiare i documenti della quotidianità del Medio Regno.

Per maggiori info: https://hieraticsummerschoolunipi.wordpress.com

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L’altra proposta è organizzata in collaborazione con il Museo Egizio di Torino e si terrà proprio nei locali dell’istituzione piemontese dal 6 al 13 settembre. “Egyptologists as museum curators: an immersive training”  toccherà tutte quelle tematiche relative allo studio dei reperti e alla loro esposizione in un museo. Le lezioni verranno impartite dalla prof.ssa Marilina Betrò, dal dr. Gianluca Miniaci (Università di Pisa), dal direttore Christian Greco e dagli altri curatori dell’Egizio.

Per maggiori info: https://egyptologistsascurators.wordpress.com/

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Incontro dei Giovani Egittologi Italiani (Pisa, 14-15 dicembre 2017)

0001-709x1024Metti una trentina di egittologi (e nubiologi) in una stanza; che succede? Tranquilli, nessun ferito, anzi… Nonostante tutto quello che si dice del mondo accademico – arrivismo, gelosie, autoreferenzialità (e lungi da me affermare che queste cose non esistano) -, dall’Incontro dei Giovani Egittologi Italiani sono emersi solo interessanti interventi, utili spunti e presupposti per collaborazioni future.

L’evento è stato organizzato dall’associazione universitaria VOLO a Pisa, il 14 e il 15 dicembre, proprio con lo scopo di creare una rete tra dottorandi, assegnisti e giovani ricercatori negli ambiti di studio dell’Egitto e del Sudan. Dopo l’introduzione iniziale della prof.ssa Marilina Betrò, ordinario di Egittologia all’Università di Pisa, ognuno di noi ha presentato il proprio progetto toccando gli argomenti più disparati: dal Predinastico al Periodo copto, dalla filologia all’archeologia, dall’antropologia alla museologia. Tuttavia, in tutta questa eterogeneità abbiamo trovato interessi comuni, l’intenzione di rendere più visibili i nostri lavori e, soprattutto, la voglia di fare squadra. Si è ovviamente ancora a una fase embrionale dell’idea, ma già ritrovare insieme studiosi da Napoli, Roma, Pisa, Pavia, Torino, Venezia (ma c’era perfino qualcuno dall’estero) fa ben sperare. E con l’augurio di veder crescere sempre di più questo gruppo, presto arriveranno novità.

La scaletta degli interventi: http://www.associazionevolo.it/wp-content/uploads/2017/12/scaletta-aggiornata.pdf

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“Reading Middle Egyptian Hieratic”: summer school di egittologia all’Università di Pisa

Segnalo un’ottima occasione rivolta agli studenti di egittologia: l’Università di Pisa torna a organizzare una summer school dedicata alla lingua egizia, questa volta incentrata sullo ieratico. Dal 3 all’8 luglio, infatti, insegnanti dell’ateneo e altri docenti stranieri daranno lezioni sulla grammatica del medio-egizio (2000-1500 a.C.) e sulla forma di scrittura ‘corsiva’ che difficilmente si trova nei piani di studio universitari italiani. Per questo, “Reading Middle Egyptian Hieratic” risulta una rara possibilità per imparare a leggere e studiare i documenti della quotidianità del Medio Regno.
Per maggiori informazioni: https://hieraticsummerschoolunipi.wordpress.com

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“Egyptological Seminars under the Tower”: conferenze di egittologia a Pisa

Logo_GM_final.jpgL’Università di Pisa ha organizzato, per l’anno accademico 2016/2017, un ciclo di seminari di egittologia che vedranno protagonisti studiosi di fama internazionale e giovani ricercatori. Tramite convegni e tavole rotonde, verrà presentato il frutto delle ultime ricerche e di recenti scavi archeologici in Egitto, dando il dovuto spazio alla discussione. L’iniziativa è nata per volontà di Gianluca Miniaci, ricercatore senior in Egittologia, e Marilina Betrò, professore ordinario di Egittologia proprio nell’ateneo dove, nel 1826, fu istituita la prima cattedra della disciplina con Ippolito Rosellini.

I primi appuntamenti, finanziati dall’Associazione VOLO, si terranno il 19 e 20 dicembre:

19/12/2016 (Aula CAR 1, Palazzo Carità, Università di Pisa, Via Pasquale Paoli 9 – Pisa)

– 10:30: Dr. Gina Criscenzo-Laycock, Garstang Museum of Archaeology, Liverpool
The Garstang Museum: A University Collection Reinvented
– 11:30: Dr. Campbell Price, The Manchester Museum
“An Image as Perfect as the Ancestors”: The Purposes of Late Period Non-Royal Sculpture

20/12/2016 (Gipsoteca, Piazza San Paolo all’Orto 20 – Pisa)

– 10:30: Dr. Anna Stevens, University of Cambridge, McDonald Institute for Archaeological Research and Deputy Director of the Amarna Project
Death and the city: The cemeteries of Amarna in their urban context

Per maggiori informazioni e il programma completo dell’a.a. 2016/2017: http://egittologia.cfs.unipi.it/it/est-seminars/

 

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Gli studenti di Egittologia UniPI al Museo Egizio di Torino

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ph. Rachele Gianfaldoni

Che uno studente di archeologia vada a vedere un museo di antichità è normale, auspicabile aggiungerei; ma chi può dire di aver avuto il privilegio di visitare una mostra in compagnia del suo curatore o di toccare letteralmente con mano reperti di 4000 anni? Questa fortuna è capitata al gruppo di studenti dell’Università di Pisa che, il 19 e 20 maggio, ha partecipato al viaggio d’istruzione -sponsorizzato dall’Associazione VOLO– presso il Museo Egizio di Torino. Circa 30 ragazzi, accompagnati dal loro insegnante, il Dott. Gianluca Miniaci (ricercatore UniPI), hanno passato due giorni nella città sabauda mettendo in pratica le nozioni teoriche acquisite durante il corso di Egittologia Avanzato (OEVO) e, nel caso di alcuni studenti stranieri anche extraeuropei, le lezioni in inglese di Introduction to Egyptology nell’ambito dell’International Programme in Humanities (IPH).

Il programma è stato fitto di attività arricchite dalla presenza degli egittologi del museo. Ovviamente, sono state visitate le collezioni permanenti nel nuovo allestimento inaugurato un anno fa, ma anche la prima grande esposizione temporanea, “Il Nilo a Pompei”, dedicata alle influenze che l’Egitto ebbe sulle civiltà del Mediterraneo e, in particolare, sui siti romani della Campania. La guida dei curatori della mostra, i dott.ri Federico Poole e Alessia Fassone, ha permesso ai ragazzi di conoscere utili particolari sull’organizzazione e sulle scelte della direzione scientifica. Inoltre, il viaggio è coinciso con l’interessante conferenza della dott.ssa Sara Demichelis sulla collezione dei papiri. Infine, l’esperienza si è conclusa con una ‘handling session’, una lezione con veri oggetti di Medio Regno -periodo a cui si riferisce il corso monografico del Miniaci- messi a disposizione dai magazzini del museo per essere analizzati da vicino dagli studenti (vedi foto).

Si ringraziano il direttore Christian Greco per l’ospitalità e i dott.ri Paolo Del Vesco, Federica Facchetti, Alessia Fassone, Beppe Moiso e Federico Poole per la gentilezza e la disponibilità.

 

 

Il seguente video è stato realizzato da Francesca Federico, una degli studenti che hanno partecipato al viaggio:

 

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