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BMTA di Paestum: alla scoperta dell’Edificio della Barca di Sesostri III il “Khaled al-Asaad” Special Award di Facebook


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Vittoria “egiziana” alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum. Il ritrovamento dell’Edificio della barca di Sesostri III si è infatti aggiudicato la menzione speciale di Facebook dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, premio che raggruppa le più importanti scoperte archeologiche mondiali del 2016 e che è intitolato alla memoria dello studioso siriano barbaramente ucciso dall’ISIS a Palmira.  I follower della pagina ufficiale della BMTA, tra le 5 scoperte proposte, hanno scelto quella del cosiddetto “Boat Building”, scavato dalla missione del Penn Museum (University of Pennsylvania) diretta da Josef Wegner. La camera rettangolare (21 x 4 m) in mattoni crudi con copertura a volta a botte si trova nel complesso sepolcrale di Sesostri III (1878-1841) ad Abido Sud e probabilmente serviva per ospitare la barca funeraria del faraone di cui si sono conservati solo alcuni resti lignei. Non a caso, le pareti stuccate di bianco sono completamente coperte da 120 graffiti che rappresentano imbarcazioni di diverso tipo e grandezza (da 10 a 150 cm), più alcune immagini di gazzelle, bovini e fiori (per maggiori informazioni: https://goo.gl/s6Ymxb).

Il premio vero e proprio, arrivato alla sua terza edizione, è stato assegnato da 5 riviste internazionali del settore (“Antike Welt”, “Archäologie der Schweiz”, “Current Archaeology” e “Dossiers d’Archéologie”) al rinvenimento di una città dell’Età del Bronzo nelle vicinanze del villaggio curdo di Bassetki (Iraq). La premiazione si terrà venerdì 29 ottobre alle 20:30, presso la Basilica Paleocristiana di Paestum. Ci sarò anche io, invitato dall’organizzazione insieme ad altri archeoblogger per raccontare in diretta quello che è uno degli eventi più importanti in Italia per il turismo culturale e l’archeologia. Quest’anno, fra l’altro, per rimanere in tema orientale, il ventennale della Borsa sarà celebrato con l’introduzione della lingua araba per il sito web, i social network e i comunicati stampa. D’altronde, non si può pensare al Mediterraneo senza Medio Oriente e Nord Africa.

Per chi ci sarà, ci vediamo a Paestum dal 27 al 29 ottobre (ricordo che la manifestazione inizierà giovedì 26); tutti gli altri potranno seguirmi su Facebook, Twitter e Instagram cercando @DjedMedu e l’hashtag ufficiale #BMTA2017.

mbb

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Alla BMTA di Paestum, Christian Greco presenta le novità del Museo Egizio di Torino

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Source: pagina facebook del Museo Egizio di Torino

A Paestum, in occasione della XVIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, il Dott. Christian Greco ha presentato interessanti novità che caratterizzeranno il futuro prossimo del Museo Egizio di Torino. Il Direttore era stato invitato all’evento lo scorso 30 ottobre per celebrare i 30 anni della rivista Archeo, a cui ha augurato “di anx mi Ra D.t” (= che sia dotata di vita come Ra per sempre), e per ricevere il premio “Paestum Archeologia” (vedi foto) conferito alla Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino insieme a Francesco Rutelli e al Museo Del Bardo di Tunisi.

Prima di tutto, è stata confermata la missione a Saqqara che, insieme al team olandese di Leiden, riprenderà il 15 marzo e si concluderà il 1 maggio. Inoltre, potrebbe partire un’altra spedizione archeologica a Gebelein, sito dell’Alto Egitto già indagato agli inizi del ‘900 dall’allora direttore del Museo Ernesto Schiaparelli. In questo caso, nascerebbe una collaborazione con gli egittologi del Centro Polacco di Archeologia del Mediterraneo (Università di Varsavia).

Il Dott. Greco ha anticipato un regalo di Natale. Per le vacanze di dicembre, infatti, è prevista l’apertura di nuove gallerie dedicate alla cultura materiale che, grazie anche all’apporto di studiosi della University of California, Los Angeles e della University of Cambridge, illustreranno la serialità della produzione di oggetti della vita quotidiana. Infine, nello spirito di collaborazione con il Paese di provenienza degli oggetti esposti che ha portato, per la prima volta in Europa, all’adozione di didascalie e audioguide in arabo, dal 15 novembre sarà permesso a tre curatori del Museo Egizio del Cairo di iniziare uno speciale tirocinio formativo a Torino.

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