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Un anno (il 9°) di Djed Medu: le notizie egittologiche più importanti del 2022

Nell’anno in cui sono stati ricordati gli anniversari di due importantissimi avvenimenti storici per l’Egittologia, i 200 anni dalla decifrazione del geroglifico (14/09/1822) e i 100 dalla scoperta della tomba di Tutankhamon (4/11/1922), i 9 anni dall’apertura di “Djed Medu” appaiono ben poca cosa. Ma nel mio piccolo, come di consueto mi piace festeggiare questo traguardo soprattutto per ringraziare tutti voi che amate l’Egitto antico e che seguite con costanza il blog o anche, perché no, chi è capitato per caso da queste parti cercando tutt’altro. Dal 29 dicembre 2023, data di pubblicazione del primo articolo, sono state oltre un milione le visualizzazioni ai post pubblicati, senza contare le tante interazioni nate sui vari social connessi al blog.

Come detto, il 2022 è stato caratterizzato da numerosi eventi, tra mostre, conferenze e pubblicazioni, che hanno celebrato, e continuano a farlo, l’intuizione di Jean-François Champollion e la caparbietà di Howard Carter. Al contrario, rispetto al recente passato, non ci sono state grandi inaugurazioni (l’attesa apertura del GEM è stata rimandata al 2023) né scoperte che hanno catturato l’attenzione dei media. Ciò non vuol dire che non ci siano state notizie interessanti, anzi! Tra queste, la più letta è stata stranamente quella del ritrovamento del Tempio di Zeus Kasios a Pelusio, in apparenza meno “attraente” di altre ma evidentemente pompata da una maggiore condivisione sul web. Ho avuto modo fra l’altro di andare in Egitto per ben 3 volte quest’anno e di vedere da vicino molti dei soggetti degli articoli di cui ho scritto su queste pagine e di cui parlerò nei prossimi mesi.

Ecco quindi, come di consueto, la lista delle più importanti (secondo me) notizie egittologiche, mese per mese:

GENNAIO
Voglio aprire l’anno con la scoperta di una missione italiana. Nello specifico, all’inizio del 2022, il team diretto da Patrizia Piacentini (Università degli Studi di Milano) ha annunciato di aver individuato ad Assuan Ovest una tomba di epoca greco-romana (AGH032) con circa 20 mummie.
FEBBRAIO
Ad Abusir, la missione dell’Istituto Ceco di Egittologia della Univerzita Karlova di Praga, diretta da Miroslav Bárta, ha scoperto un enorme deposito di materiale per imbalsamazione di Epoca Tarda. Secondo quanto riferito dal vice-direttore Mohamed Megahed, si tratterebbe addirittura della più corposa cachette di questo tipo mai trovata in Egitto.
MARZO
Come negli ultimi anni, non poteva mancare Saqqara in questa lista. Questa volta la missione dello SCA ha scoperto 5 tombe risalenti all’Antico Regno-inizi Primo Periodo Intermedio a nord-ovest della piramide di Merenra I. Le strutture ipogee, appartenute ad alti funzionari dell’epoca, hanno colpito soprattutto per le decorazioni parietali dai colori ancora vivissimi.
APRILE
Come detto, sicuramente non la notizia più clamorosa dell’anno ma stranamente la più letta è stata quella del ritrovamento del tempio di Zeus Kasios a Pelusio. L’epiteto dato al re dell’Olimpo era già noto da fonti archeologiche, letterarie e numismatiche per questo sito del Sinai nord-occidentale e deriva dall’identificazione con una divinità semitica legata a un monte siriano.
MAGGIO
Sempre a Saqqara, proseguono le indagini nell’area del Bubasteion, santuario dedicato a Bastet, che hanno portato all’individuazione di ulteriori sepolture di Epoca Tarda in cui erano deposti ben 250 sarcofagi e 150 statuette in bronzo.
GIUGNO
Notizia che ho particolare piacere nel riportare perché riguarda la missione egiziano-tedesca a Matariyya (sobborgo del Cairo), diretta da Aiman Ashmawy (MoTA) e Dietrich Raue (Università di Lipsia) e di cui sono stato membro. Tra i tanti, consueti ritrovamenti effettuati nell’antica Eliopoli spicca quello per la prima volta nel sito del nome di Cheope.
LUGLIO
Tornando alla scoperta di febbraio, grazie alla tomba di Wahibrameryneith, “Comandante dei mercenari stranieri” tra XXVI e XXVII dinastia, la missione ceca ha confermato a quale funzionario appartenesse il grande deposito di materiale da mummificazione.
AGOSTO
Altro grande risultato dell’egittologia italiana è stato la scoperta ad Abu Ghurab da parte della missione diretta da Rosanna Pirelli (Università di Napoli L’Orientale) e Massimiliano Nuzzolo (Accademia Polacca delle Scienze di Varsavia) di uno dei templi solari perduti di V dinastia, noti finora solo dalle fonti scritte.
SETTEMBRE
Parliamo di nuovo di Saqqara, ma con un’integrazione di una scoperta, o meglio, di una rispoperta. La missione diretta da Ola El-Aguizy (Università del Cairo) è arrivata al sarcofago di Ptahemuia, tesoriere di Ramesse II, la cui tomba era stata individuata lo scorso anno dopo che era stata già localizzata e parzialmente documentata da Auguste Mariette intorno al 1858-59.
OTTOBRE
In un mese scarso di notizie egittologiche, l’unico articolo del blog è stato dedicato al Premio Nobel per la fiosologia o medicina al biologo svedese Svante Pääbo, col merito di aver sequenziato il DNA mitocondriale dell’uomo di Neanderthal e di aver scoperto, grazie al genoma, l’ancora sconosciuta specie dell’Homo di Denisova. Pääbo, prima di passare a Medicina, si era iscritto alla facoltà di Egittologia presso l’Università di Uppsala, in Svezia.
NOVEMBRE
A Quesna (o Quweisna), località nel Delta 60 km a nord del Cairo, nota soprattutto per la necropoli dei falchi consacrati ad Horus, gli archeologi egiziani hanno individuato una serie di sepolture risalenti a diverse epoche, tra cui spiccano tombe con mummie dalla lingua d’oro.
DICEMBRE
L’anno si è chiuso con una scoperta che colpisce più per il contesto che per la preziosità degli oggetti che erano in una tomba di Akhetaten. Tre anelli e una collana in oro sono stati curiosamente trovati dalla missione dell’Amarna Project in un cimitero non elitario composto da sepolture semplici, di solito senza corredo.
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Un anno (l’8°) di Djed Medu: le notizie egittologiche più importanti del 2021

Ancora una volta sono qui a celebrare l’anniversario di apertura del mio blog che si avvicina sempre di più all’incredibile traguardo dei 10 anni! In tutto questo tempo gli articoli pubblicati sono stati tanti, addirittura più di 1000 (cifra raggiunta due mesi fa), a testimonianza che l’Egitto resta una fonte inesauribile di notizie per studiosi e appassionati. Tuttavia, come l’anno precedente, il 2021 è stato caratterizzato da meno news provenienti da missioni archeologiche, soprattutto straniere, ancora a causa della situazione sanitaria globale. Nonostante ciò, abbiamo assistito a scoperte importanti che spesso hanno avuto grande spazio sul web e sui media tradizionali.

In realtà, il 2021 è stato, più che altro, l’anno delle inaugurazioni ufficiali e delle grandi parate. Se l’apertura del Grand Egyptian Museum è stata ancora una volta rimandata, abbiamo assistito a sfarzosi eventi trasmessi in diretta, come il trasferimento della barca solare di Cheope (articolo più letto dell’anno), la sfilata delle mummie reali al Cairo e quella del Viale delle Sfingi di Luxor.

Ma ecco, come di consueto, la lista delle più importanti notizie egittologiche, mese per mese:

GENNAIO
L’anno si è aperto ancora una volta da Saqqara, ormai sito principale dell’arcehologia egiziana, dove Zahi Hawass ha individuato 22 pozzi funerari con decine di sarcofagi di epoca ramesside e il tempio funerario di una nuova regina di VI dinastia, Neith, sposa e al tempo stesso figlia di Teti.
FEBBRAIO
Più che una scoperta, una riscoperta quella della missione egiziano-americana ad Abido Nord di un birrificio di ben 5000 anni. Già nota all’inizio del Novecento e poi rinsabbiata, la struttura è stata scavata estensivamente solo di recente, portando alla stima di una capacità di produzione di 22.400 litri di birra alla volta.
MARZO
A Kom el-Akhmar/Sharuna, sito nel Medio Egitto, archeologi tedeschi, spagnoli ed egiziani hanno individuato blocchi iscritti, testimonianza dell’esistenza di un tempio risalente al regno di Tolomeo I di cui restano solo le fondamenta.
APRILE
Mese veramente pregno di eventi grazie alla “Pharaohs’ Golden Parade”, il trasferimento in diretta mondiale di 22 mummie reali dal Museo Egizio del Cairo al Museo Nazionale della Civiltà Egiziana, e al ritrovamento (se non il più importante, sicuramente il più pubblicizzato) a Tebe Ovest di Tjehen-Aten, centro amministrativo dell’epoca di Amenofi III ribattezzato la “città d’oro”.
MAGGIO
A Sohag, in pieno deserto, sono state censite 250 tombe scavate nella roccia risalenti all’Antico Regno, ma riutilizzate nei secoli successivi fino all’Epoca Tarda e al Periodo tolemaico.
GIUGNO
Ritrovamento “egizio” italiano. Le virgolette dipendono dai dubbi sull’origine di un balsamario in faience, della tipologia detta “Nilo”, ,che era all’interno di una tomba etrusca del VII sec. a.C. nella Necropoli dell’Osteria, a Vulci. L’oggetto ha sicuramente fattezze egittizzanti, ma potrebbe essere stato realizzato a Rodi.
LUGLIO
Ancora novità dalle acque di Alessandria. Nella baia di Abu Qir, dove un tempo sorgeva l’antica città di Heracleion, il team diretto da Frank Goddio ha individuato il relitto di una rara nave militare di epoca tolemaica e un cimitero del IV secolo a.C.
AGOSTO
Un vero e proprio mega-trasloco quello della barca solare di Cheope, pesante 20 tonnellate, dal suo museo a Giza al Grand Egyptian Museum. Un gigantesco veicolo ha impiegato 10 ore per coprire il percorso di circa 4 km e trasportare la fragile imbarcazione verso la sua nuova sede espositiva.
SETTEMBRE
Scoperta veramente rara a Tell el-Farain (Buto), nel Delta: riposti sotto blocchi di pietra c’erano diversi strumenti di culto effettivamente usati durante i riti religiosi in onore di Hathor durante la XXVI dinastia, come vasi, statuette e incensieri.
OTTOBRE
Ancora una riscoperta quella che a Saqqara ha visto lo scavo, dopo oltre 150 anni, della tomba di Ptahemuia, tesoriere di Ramesse II, già documentata da Auguste Mariette intorno al 1858-59.
NOVEMBRE
Terzo grande evento mediatico dell’anno: dopo quasi vent’anni di lavoro di scavo e sistemazione della strada che collegava Karnak e Tempio di Luxor, il Viale delle Sfingi di Luxor è stata finalmente inaugurato in diretta mondiale.
DICEMBRE
La missione egiziano-tedesca a Sheikh Hamad, nella provincia di Sohag, ha scoperto oltre 13.000 ostraka iscritti (ma da fonti interne, la cifra è salita a 15.000) in geroglifico, ieratico, demotico, copto, greco e arabo. Per il resto, tante notizie anticipate in esclusiva sulla nuova serie di National Geographic “Lost treasures of Egypt”.
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Un anno (il 5°!) di Djed Medu: le scoperte archeologiche più importanti in Egitto del 2018

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Fine anno, tempo di bilanci. A maggior ragione se cade anche l’anniversario della fondazione del blog. Ebbene sì: Djed Medu compie 5 anni!

Era il 29 dicembre 2013 quando pubblicai il primo degli 800 articoli che trovate qui, un breve sommario delle notizie più importanti uscite nel mese di inattività durante il passaggio dal vecchio blog su cui scrivevo (archeoblog di VOLO, dall’8 maggio 2012) a quello attuale.

Un lustro pieno di scoperte, mostre, pubblicazioni, clamorosi colpi di scena (vedasi l’infinita storia delle camere nascoste nella tomba di Tutankhamon), bufale eGGizie e bloopers egittologici. Un quinquennio in cui ho avuto il piacere di diventare articolista per National Geographic Italia e la possibilità di divulgare la storia e l’archeologia dell’antico Egitto anche offline grazie a conferenze, accrediti stampa, blog tour e collaborazioni varie con musei ed istituzioni culturali (Museo Egizio di Torino, Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico e Museo Civico di RoveretoPalazzo Strozzi e Museo Archeologico Nazionale di Firenze, BMTA di Paestum, Museo Archeologico Nazionale e gruppo FAI di Crotone, tourismA, Firenze Archeofilm, Festival dell’Inutile di Corigliano d’Otranto, Castello di Zumelle, ecc.).

kkkkkkColgo così l’occasione per ringraziare tutti voi che leggete le mie “parole dette” (che poi è proprio il significato del nome del blog), aficionados della prima ora e chi è capitato da queste parti solo recentemente. E non siete nemmeno così pochi visto che qualche giorno fa ho toccato – perdendo, dannazione!, l’attimo per screenshottare la cifra tonda – le 500.000 visualizzazioni. Spero che nel corso di tutto questo tempo abbiate apprezzato gli articoli proposti e che ci sia stato un miglioramento nella forma e nel contenuto. Dal canto mio, mi impegnerò a mantenere il più possibile la frequenza di pubblicazione e a portarvi le ultime notizie, sempre verificate e appofondite che non si limitino alla traduzione dei comunicati stampa. Fra l’altro, per chi non lo sapesse, potete trovare altri tipi di contenuti, ovviamente a tema egittologico, sui miei social: Facebook, Instagram e Twitter. Infine, ringrazio anche tutte le persone che hanno prestato tempo e conoscenza per scrivere guest post per Djed Medu.

Detto questo, passiamo a raccontare l’anno che sta per finire. Il 2018 è stato caratterizzato da un’intensificazione dell’attività archeologica egiziana e della diffusione mediatica dei relativi risultati. Ma tra i tanti ritrovamenti, importanti o visibilmente spettacolari, gli articoli più letti sul mio blog sono stati quelli concernenti la scoperta, l’apertura e lo studio del contenuto dell’ormai celebre sarcofago nero di Alessandria che, nonostante le attese, ha rivelato solo una brodaglia di liquami, ossa di tre individui e tre piccole placche d’oro (foto in alto). Un successo simile è derivato da una strana commistione tra interesse dei giornali, curiosità popolare, luoghi comuni e superstizione. In realtà, l’anno ha regalato molto di più. Ecco la lista dei principali eventi egittologici mese per mese:

GENNAIO

fcarrionmolinaIl 2018 si è aperto senza scoperte particolarmente eclatanti. L’evento più rilevante è stato la conclusione del megatrasloco del colosso di Ramesse II, in origine a Ramses Square, verso il Grand Egyptian Museum. Lo spostamento della statua, alta 11 metri e pesante 83 tonnellate, è stato effettuato in diretta TV, nel solco della recente e costante promozione pubblicitaria a favore del nuovo museo.

FEBBRAIO

113007709-ced24bc7-a42d-47d6-badb-01f6d6646c86Seguendo la tradizione iniziata nel 2017, il Ministero delle Antichità ha continuato ad annunciare le principali scoperte con conferenze stampa in pompa magna. Come il ritrovamento a Tuna el-Gebel di una necropoli (8 tombe e diversi pozzi funerari) in cui si trovavano oltre 40 sarcofagi di sacerdoti di Thot (approfondimento su National Geographic).

MARZO

114420864-9c8992d5-339f-4f1d-b28a-11fd69fba1bbUno studio agli infrarossi effettuato su due mummie predinastiche conservate presso il British Museum ha individuato le tracce dei più antichi tatuaggi figurativi al mondo (Naqada II, tra il 3351 e il 3017 a.C.). Il famoso Ginger (“Uomo A di Gebelein”) presenta un uro e una capra berbera sul braccio destro; la cosiddetta “Donna di Gebelein”, invece, 4 motivi ad “S” su una spalla e forse un bastone rituale sul braccio.

APRILE

100943816-17ecaffd-8f9a-45c8-8d37-71ef5b543dbdDoppia scoperta per Aprile con una rara testa di Marco Aurelio ritrovata fortuitamente durante i lavori di abbassamento della falda freatica a Kom Ombo (articolo NG) e il podio cermoniale per il giubileo di Ramesse II individuato a Eliopoli dalla missione dell’ex ministro delle Antichità Mamdouh el-Damaty.

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MAGGIO

32072966_1772518269460482_1866311672642142208_nEnnesima puntata della soap Tutfertiti con colpo di scena finale (si spera): nella tomba di Tutankhamon non c’è nessuna camera nascosta! Il team italiano diretto da Franco Porcelli (Politecnico di Torino) ha reso noti gli esiti della terza mandata di prospezioni al georadar effettuate a gennaio che hanno messo fine alla questione non avendo rilevato alcun vuoto dietro le pareti nord e ovest della camera funeraria.

GIUGNO

36189165_1827775780601397_4158860542598971392_nLa necropoli di el-Asasif, come si vedrà soprattutto nei mesi successivi, è stata con Saqqara il sito protagonista dell’anno. Ma già per giugno va segnalata la scoperta nella già nota tomba di Karabasken (TT391) di 4 vasi canopi in calcite riposti in una fossa quadrangolare scavata nel pavimento.

LUGLIO

001808838-de6b8d1f-8739-407f-b294-a30ff4844eb0Anche se l’attenzione mediatica si è concentrata tutta sul sarcofago nero di Alessandria, la scoperta del mese – forse dell’anno – è stata quella a Saqqara di un laboratorio d’imbalsamazione, una cachette con gli attrezzi utilizzati nel trattamento dei cadaveri, un pozzo funerario e oltre 35 mummie di XXVI dinastia. Tra i reperti del corredo, spicca una rarissima maschera funeraria in argento.

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AGOSTO

ac-2018-02535h_0001Ancora Saqqara ma con i risultati di uno studio portato avanti dall’Università di Catania che è riuscito a stabilire l’età del più antico formaggio solido conosciuto: ben 3200 anni! Altre analisi scientifiche, realizzate sulla mummia predinastica del Museo Egizio di Torino, avrebbero stabilito che l’imbalsamazione sarebbe stata praticata volutamente già intorno al 3600 a.C.

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SETTEMBRE 

2018-636727046374386457-438Tra i tanti ritrovamenti fortuiti che in questi anni stanno venendo dal cantiere di Kom Ombo, quello della sfinge tolemaica è stato il più apprezzato dai lettori, sia per lo stato perfetto di conservazione che, forse, per l’espressività del volto. Altro evento da ricordare, purtroppo, è stato il devastante incendio che ha distrutto il Museo Nazionale di Rio de Janeiro e la più grande collezione egizia del Sud America.

OTTOBRE

110938065-5a7b8a20-c8cd-4b51-8b0e-45839fe30422Ad Abusir, la storica missione ceca di Miroslav Barta ha individuato la tomba di Kairis (approfondimento su NG), alto funzionario della V dinastia che poteva fregiarsi di importanti titoli, come “Custode del Segreto della Casa del Mattino”, che lo legavano strettamente al faraone. Del defunto si è conservata anche una statua in granito rosa.

NOVEMBRE

222715984-165d114e-9f2d-4bf5-8404-2f28c4b0b1e1Tanta roba! Anche se di queste scoperte si vociferava almeno da settembre. Partiamo da Saqqara con una serie di tombe riutizzate in Epoca Tarda per la deposizione di mummie animali: gatti, coccodrilli, serpenti e addirittura scarabei. Passiamo poi a el-Asasif con ben quattro sarcofagi: due di Epoca Tarda ritrovati dagli egiziani e due dell’inizio XVIII din. aperti in diretta dalla missione francese.

DICEMBRE

DufHAqFWsAAjlfPL’anno si è chiuso alla grande per gli archeologi egiziani con la scoperta a Saqqara della tomba di un sacerdote di V dinastia. Le spettacolari decorazioni parietali hanno spinto Mostafa Waziry a definirla la tomba più bella ritrovata nel 2018.

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Un anno (il 2°) di DJED MEDU: le notizie più importanti del 2015

IMG_2907Siamo arrivati al secondo compleanno di Djed Medu. Prima di tutto, devo ringraziarvi di cuore perché, a guardare i numeri, il blog è cresciuto moltissimo. Numeri che, merito soprattutto del clamore provocato dalle nuove scoperte nella tomba di Tutankhamon, hanno portato il mio blog, il 30 novembre, a essere il più letto in Italia e il 51° al mondo. Di conseguenza, il post su Tut è stato quello con maggiori visualizzazioni dell’anno (scippando, fortunatamente, il primato a “Un papiro con Omero usato come carta igienica“). Ma eccovi una carrellata delle news più importanti del 2015:

GENNAIO

d79b50af-d9b3-48c7-a985-525dba007c70L’anno si è aperto con una grande scoperta di Barta ad Abusir: la tomba di Khentkaus III, regina ancora sconosciuta, madre del faraone Menkauhor (V din.). Poi, però, l’attenzione si è spostata verso la figuraccia mondiale fatta dal Ministero delle Antichità, costretto ad ammettere i danni provocati alla maschera di Tutankhamon da un restauro improponibile nell’agosto precedente.

FEBBRAIO

10994588_874922195886765_3311920611023200116_nIl nuovo faraone Seneb-Kay, re di II Periodo Intermedio (forse appartenente a una dinastia locale di Abido ancora non identificata), sarebbe stato ucciso in battaglia. Questa è la conclusione dell’analisi paleopatologica della University of Pennsylvania sui resti ossei scoperti solo nel gennaio del 2014.

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MARZO

11020761_878170048895313_2839076181544266285_nNon una ma ben due tombe sono il “bottino” di una sola settimana di lavoro della missione dell’American Research Center in EgyptSheikh Abd el-Qurna, Tebe Ovest. Gli archeologi americani, infatti, hanno scoperto le sepolture di due funzionari di XVIII dinastia, Amenhotep e Sa-Mut.

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APRILE

ImmagineIl 1 aprile, dopo mesi di restauro, si è tenuta l’inaugurazione ufficiale del Museo Egizio di Torino, completamente rinnovato negli allestimenti e nei contenuti scientifici e con gli spazi espositivi raddoppiati. Il giorno prima, invece, ho avuto l’onore di partecipare all’anteprima stampa.

MAGGIO

11146612_10155569274035103_7603329492485347333_nE il nuovo Egizio si è subito attivato sotto la spinta del neo-direttore Christian Greco che, per il museo, ha riportato una missione archeologica in Egitto dopo 16 anni dall’ultima. Lo scavo a Saqqara, in collaborazione con gli egittologi di Leiden, ha permesso la scoperta, tra le altre cose, di una statua di Horus e una stele quadrifronte.

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GIUGNO

egypt-dog-catacombs-undergroundDopo sei anni, Paul Nicholson (Cardiff University) ha pubblicato i risultati del primo studio di mappatura delle cosiddette “Catacombe di Anubi”, necropoli situate a Fag el-Gamous, Saqqara Nord, dove, tra periodo tardo ed età tolemaica, sono stati sepolti oltre 8 milioni di mummie di cani.

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LUGLIO

erem2015_7_nn571Seconda grande scoperta fatta a Qurna, questa volta dalla missione polacca diretta da Andrzej Ćwiek che, pulendo una tomba di Medio Regno, ha trovato un raro frammento di lino dipinto in inchiostro nero con tre colonne di geroglifici che riportano i cartigli di Tolomeo XII (80-58, 55-51 a.C.), padre di Cleopatra VII.

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AGOSTO

locandinaice11loghipromotori_6Altro evento egittologico per l’Italia e in particolare per Firenze: l’XI International Congress of Egyptologists, convegno che ha visto la partecipazione di centinaia di egittologi da tutto il mondo. Intanto, poco prima, Nicholas Reeves aveva pubblicato la sua teoria della presenza della tomba di Nefertiti nella KV62.

SETTEMBRE

Chris Naunton goes in Flinders Petrie's footsteps.Qualche giorno dopo, è stato ufficializzato il nuovo Consiglio dell’International Association of Egyptologists, in parte già anticipato a Firenze, che sarà presieduto fino al prossimo congresso (Luxor 2019) da Chris Naunton.

 

OTTOBRE

dahshur_-_bent_pyramid_-_crop.jpgIl ministro El-Damaty ha lanciato “ScanPyramids“, progetto internazionale che, con l’ausilio delle tecnologie più avanzate, avrà il compito di analizzare le piramidi di Dashur e Giza e di individuare eventuali camere o corridoi nascosti.

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NOVEMBRE

01nefertitiscan-ngsversion-1448703598206-adapt-676-1Come anticipato all’inizio del post, in questo caso la definizione di notizia più importante del mese è decisamente riduttiva: analisi termografiche e georadar hanno confermato la presenza nella tomba di Tutankhamon di due aperture che porterebbero a stanze mai viste finora.

 

DICEMBRE

12360124_915316591856653_7769250523212450936_nCome l’apertura, anche la chiusura dell’anno è dedicata a Tutankhamon e alla sua maschera. La grottesca vicenda della barba vicenda si è conclusa con il restauro di Christian Eckmann che, fra l’altro, ha individuato il meccanismo originale di fissaggio: un tubo interno d’oro e uno strato di cera d’api.

 

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Un anno di Djed Medu: le notizie più importanti del 2014

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Un anno fa, iniziavo a scrivere su questo blog senza alcuna idea di come sarebbero evolute le cose. Il mio progetto iniziale prevedeva la creazione di un sito dove chiunque potesse trovare news costantemente aggiornate sul mondo dell’Egittologia. Spero di aver rispettato i propositi e di aver fatto un buon lavoro; ma, dal numero inaspettato di visualizzazioni, sembra che non me la sia cavata così male! In ogni caso, ringrazio tutti quelli che mi seguono e che continueranno a farlo.

Per l’occasione, visto che il “compleanno” coincide con la fine del 2014, presenterò di seguito tutte le più importanti notizie riportate su Djed Medu negli ultimi dodici mesi:

 

GENNAIO

1507176_659913230720997_1446979560_nL’anno è iniziato decisamente bene con le scoperte molto importanti di una bellissima tomba ramesside a Luxor e, soprattutto, delle due sepolture reali ad Abido di Sobekhotep (XIII din., vedi foto) e dello sconosciuto Seneb-Kay che ha fatto pensare all’esistenza di una dinastia parallela locale durante il II Periodo Intermedio.

 

FEBBRAIO

???????????????????????????????Gli archeologi spagnoli che lavorano a Luxor hanno continuato il proficuo trand del 2013 e hanno riportato alla luce reperti spettacolari. In particolare, il team di José Manuel Galán ha scoperto un sarcofago “rishi” di XVII din. perfettamente conservato.

 

MARZO

czech-mission-directed-by-miroslav-barta-old-kingdom-mummy-by-luxor-times-4Meno appariscente, ma ugualmente importante è la sepoltura ad Abu Sir di Nefer, alto ufficiale del regno di Neferikare Kakai, i cui resti sono stati individuati dalla missione ceca diretta da Barta.

 

 

APRILE

2014-635342968998690972-869La scoperta che ha avuto più risalto a livello mondiale è stata sicuramente quella della cachette reale nella Valle dei Re, con 50/60 mummie della XVIII dinastia, probabilmente i corpi di principesse della corte di Thutmosi IV e Amenofi III.

 

 

MAGGIO

Egypt_tomb_01Facendo un salto di circa 2300 anni, arriviamo alla tomba predinastica (Naqada IIA-B, 3700-3600 a.C.) scoperta a Hierakonpolis e al relativo corredo con oggetti d’élite che collocherebbe il morto come antenato dei faraoni.

 

 

GIUGNO

3Ancora Galán! Questa volta, lo scavo nell’area della tomba di Djehuty (Dra Abu el-Naga) ha rivelato una tomba di XI din. riutilizzata come cachette durante la XVII (vedi foto) con una quantità incredibile di resti umani. Intanto, nel Delta, grazie a prospezioni geomagnetiche, il Centro Archeologico Italo-Egiziano ha individuato una città di epoca romana.

LUGLIO

The-Northampton-SekhemkaProbabilmente la notizia peggiore dell’anno. La gravità della vendita all’asta della statua di Sekhemka (per 14 milioni di sterline da Christie’s) sta nel fatto che a cedere il reperto sia stato un museo (il Northampton Museum) e non un privato, aprendo la strada a iniziative simili che puntualmente si sono verificate.

 

AGOSTO

most-33-30-57_bad-copiaUno studio australiano sui tessuti di mummie che vanno dal Neolitico al Tardo Predinastico anticiperebbe di ben 1500 anni la pratica dell’imbalsamazione. Tale conclusione, se confermata, riscriverebbe una pagina della storia dell’Egitto.

 

 

SETTEMBRE

10636106_911279555568773_6703668602676540130_nIl mese è stato caratterizzato da un’aspra polemica sugli effetti, secondo alcuni distruttivi, del restauro della Piramide di Djoser. Le proteste sono arrivate perfino all’UNESCO che, nonostante le rassicurazioni dei funzionari egiziani, ha inviato tecnici per controllare la situazione a Saqqara.

 

OTTOBRE

2014-635502046500215457-21Non sempre sono gli archeologi ad effettuare importanti scoperte; come in questo caso in cui alcuni tombaroli, in cerca di reperti da vendere al mercato nero, si sono imbattuti in un tempio di Thutmosi III, a Tell al-Aziziya.

 

 

NOVEMBRE

dnews-files-2014-11-jewels-670-1411214-jpgAltro centro spagnolo, questa volta ad opera della missione diretta da Myriam Seco ÁlvarezSotto il tempio funerario di Thutmosi III a Tebe Ovest, è stata individuata una tomba di Medio Regno in cui la defunta era adornata da gioielli in oro e argento.

 

DICEMBRE

635539131997125454wCosì come era iniziato, l’anno è finito con il botto! Nei pressi del Ramesseum, gli archeologi francesi hanno scoperto la tomba della regina Karomama, moglie di Osorkon II (XXII din., 872-837) e Divina Adoratrice di Amon.

 

 

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