Articoli con tag: epoca romana

Scoperta area residenziale di epoca romana nei pressi del Tempio di Luxor

foto Mattia Mancini (@djedmedu)

Nel 2021, a due passi dal Tempio di Luxor, lo storico palazzo di Tawfiq Pasha Andros (1897) era stato demolito perché pericolante. Rimosse le macerie, erano stati ritrovati resti risalenti al periodo romano e a quello bizantino, come monete di bronzo, un magazzino con anfore e un piccolo santuario. Con l’avanzamento dell’indagine archeologica è emersa un’intera area residenziale di epoca romana, parte dell’antica città di Tebe che, nella riva orientale, prima era attestata solo da qualche traccia sporadica.

L’annuncio è stato effettuato qualche giorno fa da Mostafa Waziry, segretario generale del Supremo Consiglio delle Antichità, che ha annoverato tra le scoperte alcune officine per la fusione dei metalli, con contenitori di ceramica, monete in rame e bronzo e macine (foto in basso a destra), e due torri per l’allevamento dei piccioni in cui vasi erano utilizzati come nidi per i volatili (foto in basso a sinistra). L’ultima missione è terminata nel settembre del 2022 e in effetti ho potuto fotografare l’area di scavo già lo scorso novembre (foto in alto).

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Luxor, nuove scoperte lungo il Viale delle Sfingi

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Source: Ministry of Tourism and Antiquities

Durante i lavori di musealizzazione del Viale delle Sfingi, la lunga via processionale che collegava i templi di Luxor e Karnak, gli archeologi egiziani hanno effettuato diversi ritrovamenti databili al Periodo Tardo e all’epoca romana. L’area in questione è più precisamente quella dell’agglomerato di Naga Abu Asaba, nei pressi del tempio di Khonsu.

Come è capitato più volte in passato, sono stati scoperti forni circolari per la produzione di ceramica di epoca romana (foto in alto), insieme a un muro in blocchi di arenaria che serviva a contenere le piene del Nilo sulla sua riva orientale (in fondo a destra). Sempre a ovest della strada è poi emerso un muro in mattoni crudi lungo 30 metri, largo 2,5 e alto 3 (foto in fondo all’articolo).

Secondo gli ultimi annunci, la cosiddetta “Kebash Road” dovrebbe essere inaugurata al pubblico nel 2021, seppur i rinvii di questa data si susseguano ormai dal 2004, da quando si cominciò a liberare dalle case tutto il tratto di 2,7 km che veniva percorso durante la Festa di Opet. L’attuale sistemazione corrisponde a quella voluta da Nectanebo I (380-362 a.C.) che fece restaurare l’originale versione di Amenhotep III aggiungendo ai lati della strada 1350 sfingi, distanziate di 4 metri l’una dall’altra.

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Ossirinco, scoperte tombe di XXVI dinastia ed epoca romana

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Source: Ministry of Tourism and Antiquities

Vi avevo segnalato questa notizia più di un mese fa sulla mia pagina Facebook, ma oggi, con l’annuncio ufficiale del Ministero del Turismo e delle Antichità, è possibile approfondire la scoperta con ulteriori dati e foto. La missione ispano-egiziana diretta da Josep Padró i Parcerisa (Universidad Autónoma de Barcelona) ha individuato 8 tombe a Ossirinco, nei pressi della moderna città di el-Behnasa (160 km a sud-ovest dal Cairo). Le prime 6 risalgono alla XXVI dinastia (664-525 a.C.) e sono composte da blocchi di calcare con una copertura, per la prima volta nel sito, piatta e non a volta. All’interno non è stato trovato niente. Le altre due sepolture sono di epoca romana, ma gli oggetti di corredo scoperti nell’area della Necropoli Alta sono tutti inerenti a un periodo più tardo, quello bizantino, come è evidente dalle croci e dalle monete in bronzo.

Il lavoro del team, interrotto precocemente a marzo a causa dell’emergenza coronavirus, si è concentrato anche nel restauro dell’edificio religioso copto, attorno al quale sono stati individuati diversi elementi architettonici, come frammenti di lesene, cornici e archi decorati con elementi zoomorfi e geometrici.

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Source: MoTA

https://www.oxirrinc.com/

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Alessandria: dalla demolizione di una villa storica alla scoperta di reperti di età romana

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Sources: egyptindipendent, MoA

Smantellate le macerie di Villa Aghion, sono emerse testimonianze ancora più antiche. Lo storico edificio, uno dei più importanti esempi di architettura modernista di Alessandria, era stato realizzato nel 1927 per una ricca famiglia ebrea su progetto di Auguste Perret (a Le Havre, in Francia, i suoi lavori sono patrimonio UNESCO), ma con i decenni era finito in stato di abbandono (immagini in basso). Così, nonostante l’enorme valore artistico e le proteste di varie associazioni, gli attuali proprietari avevano deciso di demolirlo per costruire nuovi appartamenti, cominciando nel 2009 e finendo lo scorso dicembre.

Oggi, Mamdoud Afifi, capo del settore delle Antichità Egizie del MoA, ha annunciato che nell’area del cantiere sono stati ritrovati resti archeologici risalenti soprattutto all’epoca romana: muri, un pavimento lastricato in calcare, un forno, blocchi di granito nero e diversi oggetti, come ceramica databile dall’età tolemaica a quella bizantina, monete e ossa. Il ritrovamento è stato effettuato durante uno scavo preventivo per controllare la zona prima dell’inizio dei nuovi lavori.

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