Articoli con tag: Grande Piramide.

Esposti per la prima volta i papiri di Cheope

Per la prima volta dalla loro scoperta – effettuata nel 2013 a Wadi el-Jarf, costa occidentale del Golfo di Suez, dalla missione franco-egiziana diretta da Pierre Tallet (Sorbona) e Sayed Mahfouz (Università di Assiut) – saranno esposti al pubblico i frammenti di papiro risalenti al 26° anno di regno di Cheope. Con circa 4600 anni, sono i più antichi papiri iscritti mai individuati.

Tuttavia, l’importanza dei reperti non si limita solo alla datazione, ma dipende anche dai testi riportati. Si tratta, infatti, di documenti amministrativi che registrano le presenze mensili dei lavoratori del porto, impiegati, ad esempio, nel trasporto di blocchi di calcare verso Giza per la costruzione della Grande Piramide.

L’esposizione sarà allestita da oggi presso il Museo Egizio del Cairo insieme alla mostra temporanea delle repliche dei più celebri pezzi della collezione.

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Arrestati tre uomini per aver venduto pezzi delle piramidi di Giza: il VIDEO

Che l’area archeologica di Giza non fosse il posto più accogliente per i visitatori si sapeva già da tempo, ma ora è stato oltrepassato ogni limite di decenza. Ai cumuli di spazzatura, alle decine di invasivi venditori di souvenir, ai mucchi di escrementi di cavalli e dromedari, si sono aggiunti anche criminali, perché non possono essere definiti diversamente, che vendono veri pezzi delle piramidi. Rumor giravano ormai da una settimana, ma erano stati smentiti ufficialmente dalle autorità locali del Ministero delle Antichità (il vizio di insabbiare verità scomode è purtroppo ben noto a noi Italiani a causa delle ultime tragiche notizie di cronaca).

Ma, dopo la diffusione di ieri di un video girato da giornalisti di Dotmsr, oggi la Polizia per il Turismo e le Antichità è stata “costretta” ad arrestare tre uomini, conducenti di cammelli, sospettati di aver martellato blocchi della Piramide di Micerino e di aver venduto i frammenti di roccia a turisti per 250-5000 LE (dai 28 ai 570 euro circa).

Questa vergogna si aggiunge alla bravata di un giovane tedesco, Andrej Ciesielski, che, un paio di giorni prima, aveva scalato indisturbato la Grande Piramide riprendendo l’ascesa con la sua Go-Pro e meritandosi, così, la cacciata a vita dall’Egitto (e gli è andata bene visto che la pena prevista dalla legge egiziana prevede fino a tre anni di prigione).

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Solo una multa per Görlitz ed Erdmann per aver prelevato campioni dalla Piramide di Cheope

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Ricordate la vicenda di  Dominique Görlitz e Stefan Erdmann? I due ciarlatani tedeschi che, con la connivenza di funzionari e guardiani egiziani, avevano prelevato campioni dalla Piramide di Cheope per poi portarli in Germania a farli datare, possibilmente a 13.000 anni fa secondo le loro teorie (qui la storia completa). Il caso era finito alla Corte Penale del Cairo con l’arresto a 5 anni per i sei complici locali e un mandato di cattura per Görlitz, Erdmann e il loro cameraman che, ovviamente, si sono ben visto dal tornare in Egitto.

Parallelamente, però, anche la Procura federale tedesca e la Corte distrettuale di Chemnitz (Sassonia) hanno avviato delle indagini che hanno portato, lo scorso 4 marzo, al solo pagamento di una multa di 1200 euro per mancanza di precedenti penali. Lo stesso Görlitz, in una nota sul suo sito, ha ammesso parte delle colpe dicendo che non avrebbero dovuto portare via i frammenti di roccia prelevati senza autorizzazione. Per il resto, ha aggiunto che l’intera operazione era stata organizzata legittimamente con il beneplacito dello SCA e che nessuno si è permesso di toccare la porzione di parete con il cartiglio di Cheope, l’accusa più grave a loro imputata.

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Scoperto tratto della rampa processionale della Grande Piramide

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Source: en.albawabhnews.com/49519

Notizia da prendere con le molle perché ancora non confermata da fonti ufficiali, ma, da un paio di giorni, i media egiziani (primo tra tutti, gate.ahram.org.eg) stanno diffondendo immagini di quella che sarebbe una grande scoperta: un tratto della rampa processionale che collegava il tempio funerario di Cheope, alla base della Grande Piramide, e il tempio a valle.

Siamo abituati a vedere belle cartoline della piana con le tre piramidi che si stagliano sul deserto, ma basterebbe girare la testa dall’altra parte per accorgersi che lo sviluppo urbano incontrollato del Cairo sfiora ormai l’area archeologica. Proprio per questo, il tempio a valle e gran parte della rampa sono spariti, inghiottiti dal moderno villaggio di Nazlet es-Simman (vedi in basso) in cui vivono circa 70.000 persone. Sarebbe stato proprio uno degli abitanti ad effettuare la scoperta, scavando illegalmente un pozzo di 10 metri sotto la sua abitazione che ha incrociato il corridoio composto da grandi blocchi di calcare. Dalle foto, si vedono il tunnel e la vicinanza dello scavo alla Piramide di Cheope, oltre al comitato di esperti, tra cui Kamal Wahid, direttore generale delle Antichità di Giza, accorsi a controllare.

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Source: touregypt.net

Non sarebbe il primo ritrovamento del genere perché, alla fine degli anni ’80, durante l’istallazione di una fogna, vennero fuori blocchi di calcare, mattoni crudi e una pavimentazione in basalto che Zahi Hawass interpretò come parte del tempio a valle e la continuazione della rampa, la cui lunghezza è stimata tra gli 810 e 825 metri. Però, nessuna campagna di scavo venne organizzata e non se ne seppe più niente.

Ora, aspetto ulteriori dettagli, quindi… stay tuned!

 

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