Articoli con tag: Lund University

Gebel el-Silsila, scavata sfinge colossale dalla testa di ariete

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Source: luxortimes.com

Se negli ultimi anni ci eravamo abituati soprattutto a ritrovamenti di contesti funerari, con l’ultima scoperta si torna alla funzione più nota di Gebel el-Silsila, cioè quella di sito di cave di arenaria. Infatti, il team diretto da Maria Nilsson e John Ward (Lund University, Svezia) ha individuato un centro di lavorazione della pietra di Nuovo Regno, probabilmente databile al regno di Amenofi III (1386-1349 a.C.).

Numerosi sono gli scarti di produzione e oggetti non finiti che, per un motivo o l’altro, sono stati abbandonati nella cava. Spicca una gigantesca criosfinge (sfinge dalla testa di ariete) di arenaria, lunga circa 5 metri, larga 1,5 e alta 3,5, appena sbozzata e pronta per il trasporto – le operazioni di fino avvenivano nel luogo di destinazione – se non si fosse fratturata prima del completamento. La statua è stata poi ricoperta, salvo per la sommità della testa, per 2000 anni dai detriti d’estrazione di epoca romana. Nelle vicinanze è stato ritrovata anche una porzione di un modello più piccolo della sfinge (foto in basso), simile ad altri esempi già noti da tempo a Silsila. All’esemplare più grande, invece, apparterrebbe anche un ureo considerato parte della corona.

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Source: National Geographic

Inoltre, gli archeologi hanno scavato diversi frammenti iscritti attribuibili a un naos distrutto di Amenofi III, una parte di obelisco con il pyramidion e pezzi di sculture come quella di un falco.

http://gebelelsilsilaepigraphicsurveyproject.blogspot.com/

 

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(Ri)scoperto tempio a Gebel el Silsila

Source: MSA - The Gebel el Silsila Project 2015

Source: MSA – The Gebel el Silsila Project 2015

La missione epigrafica del “Gebel el Silsila Survey Project”, diretta dalla Dott.ssa Maria Nilsson (Lund University, Svezia), ha ri-trovato un tempio di Nuovo Regno la cui ubicazione si era persa ormai da due secoli. Seguendo le indicazioni fornite dall’esploratore e orientalista svizzero Johann Ludwig Burckhardt (1784-1817), i membri del team si sono imbattuti nelle fondazioni di un luogo di culto che misurava 32,5 x 18,2 m, proprio a NO della stele di Amenofi IV. Da una prima analisi, sono emerse tracce di frequentazione sotto Thutmosi III, Amenofi III, Ramesse II e durante il periodo romano, ma un vero e proprio scavo potrà essere organizzato solo nella prossima campagna.

Gebel el Silsila, tra Edfu e Kom Ombo, è il più grande sito di antiche cave d’arenaria d’Egitto estendendosi per 2,5-3 km² su ogni lato del Nilo. Tutta quest’area, una volta conosciuta come Khenu/Kheny, è disseminata di pittogrammi rupestri preistorici, iscrizioni in geroglifico, ieratico, demotico, greco e copto e marchi di cava. L’obiettivo del progetto è proprio la documentazione fotografica dello sconfinato materiale epigrafico. Quest’ultima scoperta, però, sottolinea il fatto che il sito avesse anche una grande rilevanza religiosa.

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Individuate nuove incisioni rupestri a Gebel el Silsila

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Source: MSA

La missione epigrafica del Gebel el Silsila Survey Project, diretta dalla Dott.ssa Maria Nilsson (Lund University, Svezia), ha individuato un’iscrizione rupestre di Epoca Tarda con una rara scena (vedi foto) che rappresenta un faraone offerente verso Amon-Ra e Thot (e non Ptah come scritto dal Ministero. Errato anche l’annuncio della scoperta di una sfinge che, in realtà, risale a qualche anno fa). Questa insolita combinazione divina, secondo la Nilsson, attesterebbe un culto lunare finora sconosciuto. Un’altra nuova scena, invece, mostra il trasporto di un obelisco dalla cava al Nilo.

Gebel el Silsila, tra Edfu e Kom Ombo, è il più grande sito di antiche cave d’arenaria d’Egitto estendendosi per 2,5-3 km² su ogni lato del fiume. Tutta quest’area, una volta conosciuta come Khenu/Kheny, è disseminata di pittogrammi rupestri preistorici, iscrizioni in geroglifico, ieratico, demotico, greco e copto e marchi di cava. L’obiettivo del progetto è proprio la documentazione fotografica di tutto questo materiale epigrafico.

 

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