Articoli con tag: Napoli

“Father and son”: il videogame del MANN

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Pochi giorni fa, è stato rilasciato su Apple Store e Google Play il primo videogame interamente prodotto da e per un museo archeologico: “Father and Son”. Realizzato dall’associazione TuoMuseo, il gioco ci porta virtualmente prima per le strade di Napoli e poi all’interno del Museo Archeologico Nazionale. Come si può intuire dal titolo, la storia riguarda un figlio (Michael) e suo padre che, scomparso da poco, era un archeologo del MANN. Il protagonista, cercando tracce del genitore, finisce nelle diverse sale del museo interagendo con altri personaggi e con le principali opere esposte di cui vengono fornite informazioni. Tra le collezioni visitabili c’è anche quella egizia, riaperta al pubblico dopo anni lo scorso ottobre, dove si approfondisce la conoscenza del cosiddetto “Naoforo Farnese”: la statua, risalente alla XXVI dinastia ma ritrovata a Roma, è probabilmente il primo reperto egizio acquisito dal museo e rappresenta un personaggio maschile inginocchiato che sorregge una piccola cappella con l’effige di Osiride. In questo caso, l’avventura, in 2D a scorrimento laterale con una bella grafica dipinta a mano, può trasferirsi anche nel passato permettendo di mettersi nei panni dello scultore che realizzò l’opera (immagine in alto). Per il momento, però, non ho potuto provare tutte le potenzialità del gioco perché alcune opzioni, tramite geolocalizzazione, vengono sbloccate solo nel raggio di 20 metri dal MANN.

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http://www.fatherandsongame.com/

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Museo Archeologico Nazionale di Napoli: inaugurata la sala dei culti orientali

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Source: beniculturali.it

Domani, 29 giugno, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli metterà a disposizione un nuovo percorso espositivo dedicato alla diffusione dei culti orientali nel mondo romano. “Egitto-Napoli. Dall’Oriente”, a cura di Valeria Sampaolo, è la terza tappa del progetto “Egitto-Pompei”, in attesa della quarta e ultima che l’8 ottobre, sempre nel museo napoletano, vedrà finalmente la riapertura della sezione egizia. Una sala al secondo piano, in prosecuzione di quella dell’iseo pompeiano, conserverà testimonianze trovate in Campania dell’arrivo di divinità orientali – come Attis, Cibele, Sabazio, Mitra ma anche il Dio ebraico – tra cui Iside fu sicuramente la più amata. Spiccano gli affreschi con scene di cerimonie isiache dalla Palestra di Ercolano, la “nicchia isiaca” dai Praedia di Giulia Felice a Pompei (finora nei depositi del museo) e, soprattutto, le tre bellissime coppe in ossidiana (skyphoi) da Stabia, forse di produzione alessandrina (I sec. a.C.-I d.C.), con intarsi in pietra dura e lamelle d’oro (vedi foto).

http://www.museoarcheologiconapoli.it/mann/2016/06/egitto-napoli-dalloriente-dal-29-giugno-2016/

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“Egitto Pompei”: il progetto espositivo che unisce l’Egizio di Torino, il MANN e Pompei

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Ieri, presso la sede del MiBACT a Roma, è stato presentato ufficialmente “Egitto Pompei”, ambizioso progetto espositivo che vede coinvolte tre grandi istituzioni culturali italiane: Soprintendenza Pompei, Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) e Museo Egizio di Torino. Una mostra, articolata in tre sedi e quattro eventi, racconterà l’influenza della cultura egiziana sugli altri popoli del Mediterraneo e, in particolare, lo stretto rapporto intercorso tra la Valle del Nilo e Roma. Infatti, come spesso ho avuto modo di scrivere nel blog soprattutto riguardo alle piccole collezioni egizie presenti nel nostro Paese, non è così raro trovare reperti egizi in contesti locali grazie alla diffusione, già in età repubblicana, del culto di Iside e Serapide (ma anche di Arpocrate, Anubi, Bes, Osiride). Ma fu soprattutto dopo l’arrivo di Cleopatra VII nell’Urbe (46-44 a.C.) che scoppiò una vera e propria egittomania che ebbe ripercussioni sull’arte e la società dell’epoca.

La prima tappa del progetto consisterà nella mostra “Il Nilo a Pompei. Visioni d’Egitto nel mondo romano”, dal 5 marzo al 4 settembre presso il Museo Egizio di Torino (nel video, la preparazione dell’allestimento). Si tratta della prima esposizione temporanea organizzata dopo il rinnovamento del museo e, con l’occasione, verranno inaugurati i nuovi spazi di 600 m² al primo piano. Con circa 330 reperti, di cui 172 prestati da altri musei italiani ed esteri, s’illustreranno i tratti principali dell’Egitto tolemaico e i successivi contatti, commerciali, culturali, religiosi, con il mondo romano, privilegiando ovviamente i siti vesuviani. Proprio a Pompei, infatti, è attestata la più antica presenza del culto isiaco in Italia (II sec. a.C.). La mostra, divisa in nove sezioni, presenterà, tra gli altri, 40 oggetti del MANN, quasi tutti scoperti nel Tempio di Iside di Pompei, 10 dal Museo Iseo di Benevento e il bellissimo “Toro cozzante”, bronzetto ellenistico scoperto nel 2004 e oggi conservato nel Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide. Inoltre, saranno ricreati in 3D gli ambienti decorati a tema egittizzante delle domus del Bracciale d’Oro (a cui appartiene l’affresco sullo sfondo della foto in alto) e di Loreio Tiburtino (Pompei).

1456398002713_Egitto-Pompei-cartella_stampaIl 16 aprile, a Pompei arriveranno dall’Egizio 7 statue monumentali di Sekhmet (un esempio) e quella di Thutmosi I seduto in trono (Cat. 1374) che torneranno a “viaggiare” dopo quasi 200 anni dall’ultima volta. Le sculture saranno esposte nella Palestra Grande (invece, spero siano infondate alcune voci che vedrebbero il riciclo dell’orrenda “piramide” allestita nell’anfiteatro per i calchi in gesso). Sarà poi segnalato un percorso che unisce tutte le domus con motivi decorativi nilotici e il già citato tempio di Iside.

L’ultima fase della mostra itinerante riguarderà il Museo Archeologico Nazionale di Napoli che, in due date, finalmente si riaprirà all’Egitto. Il 28 giugno, verrà inaugurata la “Sala dei culti orientali”, nuovo percorso dedicato ai culti egiziani e asiatici in Campania e che includerà anche le meravigliose coppe alessandrine in ossidiana scoperte a Stabia. Infine, come anticipato, dall’8 ottobre saranno di nuovo fruibili dal pubblico le cinque sale della collezione egizia del MANN: Uomini e Faraoni, La Tomba e il Corredo Funerario, La Mummificazione, Il Mondo magico e religioso, La Scrittura, i Mestieri e l’Egitto in Campania.

http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1456396987283_Egitto-Pompei-cartella_stampa.pdf

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