Articoli con tag: Northampton

La statua di Sekhemka forse negli USA

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Source: AFP

Le indiscrezioni che volevano la statua di Sekhemka negli USA potrebbero essere fondate. Lo scorso aprile, infatti, allo scadere del divieto di esportazione della scultura, si era parlato di un collezionista statunitense dietro l’offerta vincente di 14 milioni di sterline, 17.645.576 € (15,762,500 £ in totale con le spese accessorie) all’asta di Christie’s del 10 luglio 2014. A confermarlo ci sarebbe un documento presentato al parlamento britannico dal Department for Culture, Media and Sport (link in fondo all’articolo) in cui, per il reperto, si apriva una procedura di esportazione oltreoceano. Il report risale a circa 6 mesi fa, ma la notizia è trapelata solo ora dopo l’interesse della BBC.

Caso 14, pag. 43: https://www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/522346/4821_ACE_Export_Objects_Cultural_Interest_2014-15.pdf

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Statua di Sekhemka: il governo britannico dà il via libera all’esportazione

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Sourcce: bbc.co.uk

Niente lieto fine: la controversa vicenda della statua di Sekhemka si conclude proprio come si temeva. Dal momento che, nell’anno passato, non si è fatto avanti nessun nuovo compratore, né nel Regno Unito né in Egitto, il Department for Culture, Media and Sport del governo britannico è stato costretto a togliere il divieto all’esportazione (scaduto il 29 marzo) della scultura che, quindi, potrà andare a chi aveva sborsato oltre 15 milioni di sterline per accaparrarsela durante un’asta di Christie’s. L’acquirente, diversamente da quanto era trapelato in precedenza, non farebbe parte della famiglia reale del Qatar, ma sarebbe un collezionista statunitense. Esulta soprattutto l’attuale Lord Compton che si ritrova 6 milioni (il 45% della somma totale) per il solo fatto di essere il pronipote del IV Marchese di Northampton, colui che aveva donato la statua al museo cittadino nel 1880.

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Sekhemka come Persefone: 6 mesi a Londra, 6 mesi al Cairo

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Source: thetimes.co.uk

Sekhemka come Persefone. La ormai famosa statua di Antico Regno, venduta all’asta per oltre 14 milioni di sterline, potrebbe fare proprio la fine della mitica sposa di Ade, divisa nell’anno tra Londra e Il Cairo. O meglio, questa è l’ultima proposta di Nasser Kamel, ambasciatore egiziano nel Regno Unito, che, per conto del suo Paese, sta facendo di tutto per annullare la consegna del capolavoro verso il suo, ahimè, legittimo acquirente. In attesa del 29 marzo, scadenza del secondo blocco all’esportazione deciso dal governo britannico, Kamel ha affermato che l’ambasciata potrebbe diventare la proprietaria della scultura per poi lasciarla esposta in alternanza, ogni sei mesi, presso il British Museum e il Museo Egizio del Cairo. Per attuare questo piano, però, l’Egitto dovrà raccogliere in breve tempo 15,8 milioni £.

Dal Qatar, aspettano senza rilasciare dichiarazioni.

http://theartnewspaper.com/news/museums/ambassador-proposes-plan-to-share-sekhemka/

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CASO SEKHEMKA: il Consiglio di Northampton farà ricorso

in-christiesDopo la decisione dell’Arts Council England di rimuovere i musei di Northampton dal sistema nazionale di accreditamento, il Consiglio comunale cittadino, per voce del presidente David Mackintosh, si è detto stupito e deluso da un provvedimento definito “imbarazzante”. Il Primo Consigliere è convinto che la vendita della statua di Sekhemka sia stata del tutto legale e legittima, per questo ha annunciato che si sta considerando con gli avvocati dell’istituzione la possibilità di ricorrere in appello.

Mackintosh ha rassicurato la cittadinanza che, in ogni caso, i musei di Northampton non ridurranno l’offerta culturale perché i circa 8 milioni di sterline guadagnati dall’asta verranno impiegati anche per attrarre finanziamenti da altri soggetti privati. Inoltre, ha aggiunto che l’aiuto monetario fornito dall’ACE non era poi così fondamentale fornendo solo contributi una tantum a singoli progetti.

http://www.northamptonchron.co.uk/news/local/sekhemka-cash-will-allow-northampton-to-attract-alternative-funding-says-council-leader-1-6215312

 

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Venduta la statua di Sekhemka per 14 milioni di sterline

hammerNonostante la campagna mediatica mondiale contraria, le cause legali intentate dal neo-ministro delle Antichità egiziane El-Damati (è stato interpellato l’International Council of Museums) e l’intervento dell’ultimo minuto del famoso fumettista di Northampton, Alan Moore (“V per Vendetta”, “The Watchmen”), la statua di Sekhemka è stata venduta. Durante l’exceptional sale di 16 opere d’arte (tra cui un bronzo del Giambologna) nella sede londinese di Christie’s, la statua del funzionario della V dinastia è stata appena battuta (alle 20:16) per l’esorbitante cifra di 14 milioni di sterline, 17.645.576 € (15,762,500 £ in totale con le spese accessorie. All’inizio era stata valutata tra i 4 e i 6 milioni di sterline).

Bisogna ricordare che è stato lo stesso Consiglio del Distretto Amministrativo di Northampton (qui i particolari della vicenda) ad aver deciso di mettere all’asta il reperto che era conservato nel museo locale. Ora, la somma guadagnata dovrebbe essere impiegata nel progetto di restauro e ampliamento del polo espositivo della città; ma, in parte (il 45%), andrà anche all’erede del Marchese di Nothampton che aveva donato la statua nel 1880.

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Sekhemka, l’assurdo caso della statua venduta dal suo stesso museo

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Source: sekhemka.blogspot.it

Da quasi due anni, una notizia sta indignando l’opinione pubblica. Il Consiglio del Distretto Amministrativo di Northampton (città 100 km a N di Londra) ha infatti deciso di mettere all’asta uno dei pezzi più pregiati del museo locale per finanziare il progetto di restauro e ampliamento (primo paradosso) del Northampton Museum & Art Gallery e dell’Abington Park Museum. Per colmare almeno una parte dei 14 milioni di sterline necessarie, nel novembre del 2012 è stata scelta come vittima sacrificale la statua di Sekhemka.

La statua in calcare è alta 76 cm e raffigura Sekhemka, funzionario della V dinastia (2400-2300 a.C.). L’importanza del personaggio è testimoniata dai titoli incisi nella pietra che lo qualificano come “Ispettore degli Scribi della Casa della Donazione, colui che è onorato davanti al Grande Dio”. Lo scriba è seduto su un seggio cubico e ha sulle ginocchia un papiro aperto con una lista di offerte da fare ai defunti: oli, fiori, lino, incenso, oche, vitelli, pane, birra ecc. Ai suoi piedi, c’è la moglie Sit-merit,  mostrata in ginocchio e in scala minore, mentre il figlio Shesem-Nefer è rappresentato sulla parte frontale della base. La statua era stata acquistata in Egitto nel 1850 da Spencer Compton, II Marchese di Northampton, e poi era stata donata al museo nel 1880 dal IV Marchese.

Oltre alle considerzioni di bilancio già esposte, il Consiglio si è giustificato anche con l’eccessiva somma per assicurare il reperto e, già nel settembre del 2012, aveva tolto sospettosamente la statua dall’esposizione per generici “motivi di sicurezza”. Il canale di vendita scelto è Christie’s che dovrebbe metterere all’asta Sekhemka il 10 luglio insieme ad altri capolavori. Inizialmente valutato 2 milioni di sterline, il prezzo ora dovrebbe aggirarsi addirittura tra i 4 e i 6 M£. Questa somma andrebbe divisa tra il Consiglio (55%) e l’attuale Lord Compton (45%), pronipote del IV Marchese di Northampton, che, sulle prime, si era detto contrario alla vendita (tirano più 2.700.000 £ che un carro di buoi…).

Ovviamente, subito sono nate manifestazioni di protesta e petizioni contro questo provvedimento. Tra i primi ad organizzarsi, c’è stato il Save Sekhemka Action Group, seguito poi da numerose altre associazioni inglesi e internazionali. Contraria è anche la UK Museums Associations, ma l’opposizione più “pesante” è quella dell’Arts Council England che, deluso per il fatto che un museo possa perdere la fiducia come istituzione che deve prendersi cura delle collezioni ad esso affidate, ha recentemente minacciato Northampton di tagliare i finanziamenti che in parte dovevano coprire il progetto museale del 2016 (quasi 800 mila sterline all’anno).

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