Articoli con tag: Ossirinco

Ossirinco, scoperte tombe di Periodo Tardo, epoca romana e copta

Source: Ministry of Tourism and Antiquities

La missione egiziano-spagnola diretta da Hassan Amer (Università del Cairo) e da Maite Mascort i Roca (Università di Barcellona) ed Esther Pons Mellado (curatrice della sezione egizia del Museo Arqueológico Nacional di Madrid), ha scoperto tombe risalenti a diversi periodi a El-Behnasa, nella provincia di el-Minya, luogo in cui sorgeva l’antica Ossirinco. Tre sepolture si datano alla XXVII dinastia (525-405 a.C.), tre al periodo romano e 16 all’epoca copta. Le prime (foto in basso a sinistra) sono prive di corredo perché depredate già in antichità; le seconde sono realizzate in calcare con una copertura a volta; quelle copte, invece, consistono in fosse rettangolari scavate nel terreno rivolte verso est e accompagnate da alcuni vasi di ceramica e lucerne.

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Ossirinco, scoperte due tombe di Epoca Tarda con mummie dalla lingua d’oro

La missione dell’Università di Barcellona, diretta da Maite Mascort i Roca ed Esther Pons Mellado (curatrice della sezione egizia del Museo Arqueológico Nacional di Madrid), ha scoperto due tombe di XXVI dinastia a El-Behnasa, nella provincia di el-Minya, luogo in cui sorgeva l’antica Ossirinco.

Seppur la città sia più nota per la sua fase tolemaica e romana, in particolare per l’enorme quantità di papiri ritrovati, Per-Medjed era già capitale del XIX nomo dell’Alto Egitto nel Periodo Tardo e forse anche dalla fine del Nuovo Regno. Proprio all’età saitica (VII-VI sec. a.C.) risale un’estesa area sepolcrale, utilizzata fino all’epoca bizantina, dove la missione spagnola lavora dal 1982.

In questa che è chiamata “Necropoli superiore”, il team spagnolo ha individuato, come detto, due tombe che seguono la classica tipologia architettonica dell’area: camere con volta a botte in blocchi di pietra e grandi sarcofagi antropoidi in calcare. Da segnalare che le due mummie avevano una lingua d’oro posizionata nella bocca (foto in alto).

Nella prima tomba, accanto al sarcofago dal volto di donna, era stato deposto in antichità il corpo di un’altra persona. La seconda tomba, invece, era ancora sigillato e presentava un corredo composto da 402 ushabti in faience, vasi canopi e diversi scarabei e altri amuleti.

http://www.ub.edu/visitavirtual/visita-virtual-oxirrinc/index.php?idi=EN

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Ossirinco, scoperte tombe di XXVI dinastia ed epoca romana

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Source: Ministry of Tourism and Antiquities

Vi avevo segnalato questa notizia più di un mese fa sulla mia pagina Facebook, ma oggi, con l’annuncio ufficiale del Ministero del Turismo e delle Antichità, è possibile approfondire la scoperta con ulteriori dati e foto. La missione ispano-egiziana diretta da Josep Padró i Parcerisa (Universidad Autónoma de Barcelona) ha individuato 8 tombe a Ossirinco, nei pressi della moderna città di el-Behnasa (160 km a sud-ovest dal Cairo). Le prime 6 risalgono alla XXVI dinastia (664-525 a.C.) e sono composte da blocchi di calcare con una copertura, per la prima volta nel sito, piatta e non a volta. All’interno non è stato trovato niente. Le altre due sepolture sono di epoca romana, ma gli oggetti di corredo scoperti nell’area della Necropoli Alta sono tutti inerenti a un periodo più tardo, quello bizantino, come è evidente dalle croci e dalle monete in bronzo.

Il lavoro del team, interrotto precocemente a marzo a causa dell’emergenza coronavirus, si è concentrato anche nel restauro dell’edificio religioso copto, attorno al quale sono stati individuati diversi elementi architettonici, come frammenti di lesene, cornici e archi decorati con elementi zoomorfi e geometrici.

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Source: MoTA

https://www.oxirrinc.com/

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Scoperti resti di monastero copto a Ossirinco

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Source: MoA

Nei pressi della città di El-Bahnasa (governatorato di El-Minya dove, a quanto pare, ultimamente si stanno concentrando le ricerche del Ministero delle Antichità), archeologi egiziani hanno scoperto ulteriori tracce di un probabile complesso del V secolo d.C. Nel sito dove sorgeva Ossirinco – celebre per i suoi papiri – ci sarebbe stato un monastero copto di cui erano stati già individuati la chiesa e un granaio. La missione archeologica nella zona risale infatti al 2008, ma era stata interrotta a causa della rivoluzione del 2011 – dopo la quale i resti hanno subito gravi danni – per poi ripartire quattro anni fa. Le ultime scoperte comprendono un’area residenziale di 100 x 130 m con muri costruiti in mattoni crudi, una serie di celle per i monaci e un pozzo, oltre a diverse tombe scavate nella roccia, per un totale di 50 x 70 m. L’importanza dell’Ossirinco cristiana è confermata dal fatto che la città diventò in questo periodo sede episcopale.

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“Proposta” sodomitica in un papiro di Ossirinco

Source: bricecjones.com

Source: bricecjones.com

I papiri di Ossirinco non finiscono mai di riservare sorprese (basti pensare alla ricetta con i rimedi per i postumi da sbornia o il frammento usato come carta igienica) e Brice C. Jones, nel suo blog, presenta sempre i casi più curiosi. Questa volta, il papirologo parla di un documento V.M. 18! Si tratta di una lettera scritta in greco nel I secolo d.C. da due uomini, Apione ed Epimaco, allo sfortunato Epafrodito. Infatti, i mittenti lo invitano a farsi sodomizzare per non essere più pestato. Ora, al di là delle preferenze sessuali del destinatario, non sembra che la “gentile” richiesta comprendesse molte scelte. Secondo alcuni studiosi, però, più che al soddisfacimento dei loro appetiti, Apione ed Epimaco potrebbero aver preteso un segno di sottomissione da parte di uno schiavo. E per rendere più chiaro il messaggio, aggiunsero anche un disegnino esplicativo (a destra dell’immagine), in cui si vede un pene che penetra il retto con tanto di didascalie “duro/erezione”, “e ano”.

Per il testo completo e la sua traduzione: http://www.bricecjones.com/blog/porn-on-an-ancient-papyrus

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Pubblicato papiro con rimedio per i postumi da sbornia

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Source: livescience.com

Avete alzato un po’ troppo il gomito ieri sera? Il cervello vi scoppia? Nessun problema! Prendete alcune foglie di Ruscus racemosus, mettetele al collo e aspettate che passi il mal di testa!

Non so quanto possa funzionare (e nemmeno dove trovare quella pianta), ma questo è il rimedio per curare i postumi da sbornia che si trova su un papiro di 1900 anni scoperto a Ossirinco. Il testo, scritto in greco, raccomanda di intrecciare le foglie dell’arbusto (detto anche chamaedaphne alessandrina) e di indossarle a mo’ di collana.

La traduzione di David Leith (University of Exeter) si trova nell’ultimo volume di Oxyrhyncus papyri”, lavoro di pubblicazione che dura ormai da oltre cento anni. Sono compresi altri 23 documenti a carattere medico, datati dal I al VI sec. d.C., con ricette per curare ulcere, mal di denti, emorroidi, reumatismi e perfino con frammenti della descrizione di un’operazione alla palpebra estroflessa. Sono comprese anche copie di opere di Galeno e Ippocrate.

I papiri appartengono all’Egypt Exploration Society e sono conservati presso la Sakler Library dell’Università di Oxford.

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Un papiro con Omero usato come carta igienica

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Source: bricecjones.com

La vita è quasi sempre ingiusta. Il destino che ci si aspetterebbe per un libro di Fabio Volo lo ritroviamo, invece, per una copia dell’Iliade di Omero.

Il papiro P.Oxy. 67.4633 non è stato pubblicato recentemente (Spooner J., Nine Homeric Papyri from Oxyrhynchos, 2002), ma una sua particolare caratteristica, riportata dal papirologo Brice Jones nel suo blog, vi colpirà sicuramente. Si tratta di un frammento risalente al III sec. d.C., scoperto, come tanti altri, in un’antica discarica di Ossirinco. Il testo, come detto, presenta una versione in greco dell’Iliade o, più precisamente, scholia, cioè annotazioni, glosse che spiegano il poema. In realtà, la peculiarità del documento consiste nella sua destinazione d’uso secondaria, quando venne sfruttato per uno scopo non proprio “nobile”. In Egitto, si assiste molto spesso al riciclo del papiro che poteva semplicemente essere iscritto sulla faccia ancora libera o ricoperto da intonaco per la realizzazione di cartonnage.

In questo caso, però, il materiale è stato usato come carta igienica e presenta ancora evidenti tracce di feci che ricoprono gran parte della superficie. C’è stato addirittura uno studio paleobotanico del materiale organico in questione che ha riscontrato la presenza di fibre di grano. Ora pensate al momento in cui, per studiare il papiro trovato accartocciato, lo si è dovuto inumidire per ammorbidirlo e distenderlo…

 

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Istruzione e lavoro tra gli adolescenti dell’Egitto romano

Papyrus

Source: pasthorizonspr.com

Analizzando oltre 7500 documenti da Ossirinco, per lo più papiracei, Ville Vuolanto (University of Oslo) e April Pudsey (University of New Castle) hanno fatto scoperte interessanti sull’infanzia e l’adolescenza nell’Egitto romano. Sembra infatti che i ragazzi delle famiglie facoltose (circa il 10-25% della popolazione totale) frequentassero un istituto di formazione, chiamato gymnasium, dove i 14enni imparavano a diventare dei buoni cittadini. L’iscrizione a tale struttura era riservata ad appartenenti a classi sociali piuttosto agiate (la retta era di 12 dracme) e ai soli maschi.

Altri giovani, invece, cominciavano a lavorare presto con contratti di apprendistato che duravano dai due ai quattro anni. Anche i figli degli schiavi potevano sottoscrivere accordi lavorativi senza alcuna differenza con quelli dei loro coetanei liberi. Tra i venti documenti di questo tipo ritrovati, uno riguarda anche una ragazza, ma si tratta veramente di un unicum. Le donne, infatti, lavoravano in casa e l’adolescente in questione fu costretta a fare questa scelta perché rimasta orfana con i debiti del padre sulle spalle.

http://www.sciencedaily.com/releases/2014/11/141105084711.htm

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Scoperta ad Ossirinco antica icona copta di Gesù Cristo

Rimaniamo in ambiente cristiano copto. Dopo, l’articolo sul fantomatico “Papiro della Moglie di Gesù”, c’è un’altra notizia che riguarda il Nazareno. Ad Ossirinco, gli archeologi catalani diretti da Josep Padró (che solo qualche giorno fa erano stati protagonisti della scoperta di due tombe saitiche) avrebbero individuato un’antichissima rappresentazione pittorica di Cristo. L’immagine si trova in una strana struttura quadrata sotterranea alta 3,75 m e con i lati di 8 m. La stanza ipogea è sorretta da quattro pilastri e potrebbe essere un osireion o un serapeo (documentato dai papiri, ma non ancora trovato) poi riutilizzato in età cristiana. Le pareti della cripta sono ricoperte da cinque o sei strati di affreschi, l’ultimo dei quali è pieno di iscrizioni copte del VI-VII sec. Tra i motivi vegetali, c’è anche la figura di un giovane riccio con corta tunica in atto di benedizione con il braccio alzato (vedi immagine a sinistra). Questa iconografia è molto simile a quelle paleocristiane delle catacombe romane che rappresentano Gesù. Padró, infatti, afferma che potrebbe essere una delle prime immagini del Salvatore in Egitto. Forse, la traduzione delle iscrizioni potrà confermare l’ipotesi.

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Ossirinco, scoperte due tombe della XXVI dinastia

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Source: Luxor Times

Gli archeologi spagnoli diretti da Josep Padró (Universidad Autónoma de Barcelona) hanno scoperto a el-Behnasa due tombe risalenti alla XXVI dinastia (664-525 a.C.). Il sito di Medio Egitto corrisponde all’antica città di Per-Medjed, poi diventata Ossirinco dopo la conquista di Alessandro Magno. La prima tomba appartiene a uno scriba la cui mummia è ancora in buone condizione. L’identificazione è stata possibile grazie a un piccolo contenitore d’inchiostro e a due pennini di bambù. Nella sepoltura sono stati trovati anche un coperchio di vaso canopo e una gran quantità di pesci, alcuni dei quali mummificati (bisogna ricordare che la città di Ossirinco prende il nome dal pesce che, secondo il mito, ingoiò il pene di Osiride). Nella seconda tomba era inumato un sacerdote, capo di una famiglia in cui molti membri erano officianti nell’Osireion distante solo 2 km. Qui c’erano sarcofagi in calcare, vasi canopi in alabastro e alcune statuine in bronzo di Osiride.

Per altre foto: http://luxortimesmagazine.blogspot.it/2014/04/two-26th-dynasty-tombs-were-discovered.html

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