Quando si suol dire casa e lavoro. La Polizia per il Turismo e le Antichità ha arrestato un gruppo di tombaroli che stava effettuando scavi abusivi sotto un’abitazione nei pressi del Tempio di Edfu, fatto non nuovo nella zona. Tra gli uomini fermati, figura anche il sessantenne proprietario dell’immobile che è stato trovato in possesso di reperti archeologici pronti per il mercato nero. Nasr Salama, direttore delle Antichità di Assuan, ha affermato che la banda di saccheggiatori ha individuato una cappella risalente al regno di Tolomeo VIII (170-116 a.C.). Il faraone è rappresentato mentre porge il simbolo della Maat a Horus (dio a cui è dedicato il vicino santuario), in presenza di Hathor. La buca è profonda 5 metri, ma, guardando l’estensione dei rilievi (di cui, purtroppo, non sono riuscito a trovare foto migliori), la parete dovrebbe proseguire per altri 7 metri. I muri della cappella continuano anche sotto le case vicine quindi, per il momento, non è possibile continuare lo scavo.
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Diplomatico belga coinvolto nel traffico di antichità
La Polizia per il Turismo e le Antichità ha arrestato alcuni uomini accusati di aver rubato e venduto all’estero una statua in calcare di Medio Regno conservata nei magazzini di Mit Rahina, l’antica Menfi. Tra i fermati, compare anche un ispettore del Ministero delle Antichità che avrebbe sottratto il reperto e lo avrebbe sostituito con una copia alla fine dello scorso anno. Il gruppo scultoreo in questione rappresenta il sacerdote N(y)ka e sua moglie Sat-Hathor ed è stato scoperto nel 2011 durante il “Mit Rahina Beginners Field School“ (campo scuola per archeologi organizzato dall’Ancient Egypt Research Associates, l’American Research Center in Egypt e l’Egypt Exploration Society).
La cosa più grave della faccenda è che sarebbe coinvolto anche un dipendente dell’Ambasciata del Belgio al Cairo che, approfittando dell’immunità diplomatica, avrebbe spedito la statua a Bruxelles senza che il pacco potesse essere controllato alla dogana, metodo probabilmente applicato anche per altri reperti. In ogni caso, il ministro El-Damaty ha affermato che la statua è stata già recuperata e riportata in Egitto da qualche mese.