Articoli con tag: Sekhmet

Kom el-Hettan, scoperte altre 27 statue di Sekhmet

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Source: MoA

Non finiscono mai! Altre statue di Sekhmet, 27 frammentarie per la precisione, sono state scoperte nel  “Tempio di Milioni di Anni” di Amenofi III (1388-1350) a Kom el-Hettan, Tebe Ovest. Il ritrovamento è stato effettuato dalla missione egiziano-tedesca del “The Colossi of Memnon and Amenhotep III Temple Conservation Project”, diretta da Hourig Sourouzian. La dea leonessa è rappresentata in granito nero, per un’altezza che supera i 2 metri, sia seduta in trono sia stante con scettro di papiro nella mano sinistra e ankh nella destra, con disco solare e ureo sulla testa. Alcune sculture sono quasi integre, ma il loro stato di conservazione varia a seconda della profondità di sepoltura nella terra; i frammenti che si trovavano più in basso, infatti, sono stati danneggiati maggiormente a causa dalle acque freatiche.

Siamo così a circa 287 statue di Sekhmet individuate nel sito, con la certezza che ci saranno molti altri ritrovamenti simili in futuro perché il gruppo originario ne comprendeva 730, poi trasferite in parte dal Primo Profeta di Amon Pinedjem (1055-1031) nel Recinto di Mut a Karnak. Non è un caso che tutte le principali collezioni egittologiche nel mondo ne comprendano almeno un esemplare. Ancora una volta, quindi, viene dimostrato come si stia procedendo verso la graduale rinascita del tempio di Amenofi III, fino a qualche anno fa ridotto ai soli Colossi di Memnone che – grazie all’anastilosi di ulteriori grandi figure del faraone, stele e altre strutture – sono sempre meno solitari (ricostruzione grafica nelle slide in basso).

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Scoperte altre statue di Sekhmet nel tempio funerario di Amenofi III

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Source: MoA

A Kom el-Hettan, Tebe Ovest, dall’inizio dell’anno, la missione egiziano-tedesca del “The Colossi of Memnon and Amenhotep III Temple Conservation Project” – diretta da Hourig Sourouzian – ha individuato frammenti relativi a 66 statue in diorite di Sekhmet. La scoperta è stata effettuata nell’area tra la corte a peristilio e la sala ipostila del tempio funerario di Amenofi III (1387-1350) durante lo scavo del muro che separa i due ambienti. La dea è rappresentata sia seduta in trono sia stante con scettro di papiro nella mano sinistra e ankh nella destra. Inoltre, nella grande corte, è stata trovata anche una statua perfettamente integra dello faraone stesso seduto in trono (immagine in basso a destra), alta 2,48 metri e realizzata in granito nero.

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Scoperte statue di Sekhmet e una sfinge nel tempio funerario di Amenofi III

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Source: english.ahram.org.eg

L’enorme tempio funerario di Amenofi III (1387-1350 a.C.) a Kom el-Hettan, Tebe Ovest, continua ad essere fonte di scoperte. Come spesso è capitato negli anni scorsi, infatti, gli archeologi del “The Colossi of Memnon and Amenhotep III Temple Conservation Project” hanno trovato altre statue di Sekhmet che, in origine, riempivano il santuario. Del gruppo di 730 sculture in granito nero della dea leonessa, di cui alcune trasferite dal Primo Profeta di Amon Pinedjem (1055-1031) nel Recinto di Mut a Karnak, la missione egiziano-tedesca diretta da Hourig Sourouzian ne ha già individuate un’ottantina.

In questo caso, non si tratta di statue integre ma di 4 frammenti, 3 busti (come quello a sinistra) e un torso senza testa, sepolti nell’area in cui sorgeva la Sala Ipostila. Nei pressi del III Pilone, invece, sono emersi un grande pezzo di una sfinge colossale in calcare e un piccolo torso in granito nero appartenente a una divinità ancora da identificare. Tutte le statue sono state trasferite nel magazzino del Ministero delle Antichità, in attesa di essere restaurate e ricollocate nel loro  posto originario.

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Kom el-Hettan, scoperte 8 statue di Sekhmet

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Source: MSA

Kom el-Hettan, area di Tebe Ovest dove sorgeva il tempio funerario di Amenofi III (1387-1350 a.C.), sono state trovate 8 statue in granito nero che ritraggono la dea Sekhmet. A effettuare il ritrovamento è stato il team del “The Colossi of Memnon and Amenhotep III Temple Conservation Project” diretto da Hourig Sourouzian. La missione egiziano-tedesca ha già scavato nel sito oltre 70 reperti simili appartenenti al gruppo di 730 sculture fatte realizzare da Amenofi per il suo “Tempio di Milioni di Anni”, poi trasferite in parte dal Primo Profeta di Amon Pinedjem (1055-1031) nel Recinto di Mut a Karnak.

Sei statue – di cui 3 sono piuttosto complete con un’altezza di 1,90 m (come l’esempio a sinistra), due conservano solo la parte inferiore, una quella superiore – rappresentano la dea seduta in trono mentre tiene nella mano destra l’ankh. Due busti senza testa, invece, appartengono a figure stanti con scettro di papiro nella sinistra e ankh nella destra.

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Sotheby’s-Christie’s: all’asta antichità egizie per milioni di dollari

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Sources: sothebys.com/christies.com

Le due statue che vedete qui in alto sono i lotti con la base d’asta più alta tra le antichità egizie che verranno messe in vendita da Sotheby’s e Christie’s l’8 e il 9 dicembre a New York. Aste per cui il ministro El-Damaty si è già attivato per bloccarne l’effettuazione inviando le foto di tutti i pezzi ai magazzini dei musei e dei siti archeologici del Paese al fine di verificare eventuali furti ed esportazioni illegali.

Il primo appuntamento è quello di Sotheby’s che, per la prima volta nella sua storia, dedica una data esclusivamente a sculture e altre opere d’arte egiziane. In tutto 46 reperti tra rilievi, bronzetti, amuleti, collane, maschere funerarie in cartonnage, frammenti di papiro e statue con un prezzo stimato che va da poche migliaia alle centinaia di migliaia di dollari che gli acquirenti dovranno sborsare per comprare la testa frammentaria in granito rosso di Amenofi III (150-250.000 $), il piccolo busto in basalto di Thutmosi III (200-300.000 $), il volto di un sarcofago antropoide in calcare di XXX din. (200-300.000 $), la maschera funeraria in legno di XXV/XXVI din. (300-500.000 $) o la statuetta in steatite della “Cantante di Sobek” Iset (600-900.000 $). Ma il lotto più costoso, e colpisce veramente tanto vederlo in un’asta, è un colosso in granodiorite che rappresenta Sekhmet seduta in trono (immagine di sinistra), il cui prezzo stimato è di 3-5 milioni di dollari (2,7-4,5 milioni di euro). La statua fa parte del gruppo di centinaia di effigi della dea, sedute o stanti, fatte erigere da Amenofi III nel Tempio di Mut a Karnak e che continuano a essere scoperte anche nel del tempio funerario del faraone a Kom el-Hettan, Tebe Ovest. Pezzi simili sono disseminati nei musei egizi di tutto il mondo come quelli di Copenhagen, Glasgow, Londra, Parigi, Torino, Vaticano, Brooklyn, New York, Toronto, Tokyo, Il Cairo e, naturalmente, Luxor. Facendo un paragone tanto recente quanto controverso, lo scorso anno, la statua di Sekhemka è stata venduta da Christie’s per 14 milioni di sterline (circa 17.6 milioni di euro) partendo da una valutazione di 4-6 milioni (5.7-8.55 M €).

L’asta di Christie’s del 9 dicembre, invece, presenterà 42 antichità egizie tra le 195 del catalogo del giorno. In questo caso, modellini lignei, rilievi, statue, vasi, ushabti, scarabei, amuleti, bronzetti, maschere funerarie e stele in media sono più “economici” non superando mai i 100.000 dollari, a eccezione di una statuetta greco-romana in bronzo raffigurante Bes (80-120.000 $), una statuetta in argento dorato di Amun-Ra risalente al III Periodo Intermedio (180-220.000 $) e un dorso frammentario in granodiorite di età tolemaica (immagine a destra) che ha il prezzo stimato più alto dell’intera asta (800.000-1.200.000 $).

Aggiornamento (08/12/2015):

L’asta di Sotheby’s si è conclusa senza grandi sorprese se si escludono i prezzi della testa di Amenofi III e della la maschera funeraria lignea che sono schizzati rispettivamente a 1.330.000 e 1.450.000 $. Per il resto dei lotti più costosi, la valutazione è stata rispettata, come per la statua di Sekhmet che è venduta a 4,17 milioni di dollari. La testa di sarcofago in calcare, invece, non ha ricevuto offerte sufficienti.

Aggiornamento (09/12/2015):

L’asta di antichità di Christie’s, invece, ha avuto meno successo di quella di Sotheby’s. Molti pezzi egizi non sono stati venduti, compreso il busto tolemaico che aveva il prezzo stimato più alto tra tutti i lotti. Il reperto egizio più costoso è stato un rilievo in calcare di V-VI din., battuto per 118.750$.

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Scoperte due statue di Sekhmet nel tempio funerario di Amenofi III

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Source: MSA

Due nuove statue di Sekhmet sono state scoperte nel tempio funerario di Amenofi III a Kom el-Hettan, Tebe Ovest. Si tratta di un tipo di ritrovamento che ormai caratterizza il sito da anni. La missione tedesca diretta da Hourig Sourouzian, infatti, ne aveva già individuate più di 70 che, come per il Recinto di Mut nel complesso di Karnak, dovevano riempire tutta l’area. I due pezzi sono realizzati in granito nero; uno rappresenta la dea seduta in trono ed è alto 174 cm, mentre il secondo conserva solo il busto con la testa di leonessa di 45 cm (vedi foto). Le statue erano situate nella zona NO della corte solare.

 

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Spagna, sequestrati reperti egizi dal valore di 300.000 euro

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Source: diariovasco.com

In Spagna, il Comando per la Tutela del Patrimonio Storico della Guardia Civil ha sgominato un’organizzazione criminale internazionale che stava mettendo sul mercato nero 36 reperti egizi, valutati da esperti del Museo Archeologico di Madrid intorno ai 300.000 euro. I pezzi sequestrati (e non scoperti… Ogni riferimento a ministri dei Beni Culturali è puramente casuale) proverrebbero da scavi illegali a Saqqara e a Mit Rahina e comprendono, tra gli altri, quattro grandi vasi canopi in calcare, alcuni bronzetti e una testa in diorite di Sekhmet (foto in basso) che, da sola, varrebbe un terzo della somma totale. Nell’operazione, sono stati arrestati a Barcellona e a Tortosa quattro cittadini egiziani e un antiquario spagnolo accusati di traffico di beni culturali, riciclaggio di denaro e affiliazione a gruppo criminale internazionale e rischiano fino a 15 anni di carcere. In contemporanea, la polizia egiziana ha fermato altri due uomini ad Alessandria da dove è partito il carico diretto al porto di Valencia.

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Source: noticias.lainformacion.com

 

 

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