Articoli con tag: tombaroli

Giza, tombarolo scopre sepoltura di Antico Regno sotto casa

Source: moiegy

La vista da cartolina della piana di Giza è sicuramente l’immagine più iconica dell’Egitto antico e contemporaneo. Ma basta girare le spalle alle piramidi per accorgersi quanto l’espansione del Cairo minacci il sito archeologico, in gran parte già inghiottito dallo sprawl selvaggio. Il moderno sobborgo di Nazlet el-Simman, ad esempio, copre il Tempio a valle di Cheope e una miriade di sepolture ed edifici cultuali.

Non è un caso che domenica scorsa, durante un’operazione della Polizia del Turismo e delle Antichità, proprio in un’abitazione di questo villaggio sia stata intercettata un’attività di scavo illegale. Il tombarolo stava letteralmente scavando sotto casa alla ricerca di reperti da vendere al mercato nero e in effetti ci era riuscito. Tramite due pozzi profondi 1,5 e 4 metri, infatti, aveva individuato una tomba probabilmente risalente all’Antico Regno che – basta vedere l’immagine in basso – si trova a due passi dalla Grande Piramide.

La prima trincea aveva intercettato una camera di 2,5 x 2 m scavata nella roccia dove è visibile una falsa porta e due pozzi funerari; una seconda stanza, di 5 x 2 m, presenta invece due gruppi di tre statue a rilievo che mostrano il defunto e due suoi familiari. Secondo gli agenti intervenuti, i danni alle sculture sarebbero dovuti ai metodi piuttosto sbrigativi del tombarolo.

Il video della Polizia del Turismo e delle Antichità:

Categorie: traffico di antichità | Tag: , , , | Lascia un commento

Arrestato tombarolo con rilievi di Seti II

100483-العثور_على_مقبرة_للملك_سيتى_(2)

Source: egypttoday.com

Ancora una notizia riguardante scavi illeciti. A Samalut, villaggio nei pressi della città di el-Minya, un uomo è stato arrestato dalla Polizia del Turismo e delle Antichità mentre stava scavando sotto la sua abitazione. Il tombarolo aveva trovato 18 reperti che avrebbe voluto vendere al mercato nero. Oltre a diversi contenitori ceramici e a un bacino di epoca greco-romana, il bottino comprendeva due blocchi in calcare con rilievi che mostrano la corona bianca dell’Alto Egitto e il cartiglio con il nomen di Seti II (1200-1193): Seti-Merenptah.

Ora saranno effettuate indagini archeologiche più accurate per capire a quale tipologia di sito appartengano i rilievi. Sicuramente non alla tomba del quinto faraone della XIX dinastia – come è stato erroneamente riferito da alcune testate giornalistiche online egiziane – che fu sepolto nella KV15 della Valle dei Re e poi spostato nella cachette della KV35.

Di Seti II potete ammirare una statua colossale alta oltre 5 metri presso il Museo Egizio di Torino.

Categorie: traffico di antichità | Tag: , , | 1 commento

Incidenti a Sohag: morti 5 tombaroli

50059-مواطن-يتسبب-فى-انهيار-عمارة-بابنى-بيتك-للتنقيب-عن-الآثار-(2)

Source: youm7.com

In Egitto, con la crescita degli scavi illegali successiva alla rivoluzione del 2011, sono aumentati a dismisura anche gli incidenti mortali. “Lavorando” senza uno straccio di sicurezza, infatti, i tombaroli rischiano la vita per raggiungere reperti archeologici da vendere al mercato nero. Come in due recenti casi dal governatorato di Sohag (a nord dell’ansa di Qena) che hanno visto la morte di 5 persone. Nel primo incidente, a Tahta, 3 uomini e un bambino di 11 anni sono stati folgorati dalla pompa idrovora utilizzata per eliminare l’acqua freatica da un pozzo profondo 10 metri scavato sotto un’abitazione. Nella vicina Dar el-Salam, invece, un tombarolo è rimasto schiacciato dal crollo di un muro. Tutti i superstiti sono stati arrestati dalla polizia.

Categorie: traffico di antichità | Tag: , , , , | Lascia un commento

Morti due tombaroli scavando sotto la propria casa

kareem

Source: youm7.com

Ad Assiut (Medio Egitto, l’antico capoluogo del 13° nomo dell’Alto Egitto), due uomini sono rimasti uccisi nel crollo della propria abitazione sotto la quale stavano effettuando scavi illeciti alla ricerca di antichità da rivendere nel mercato nero. Indebolendo le fondazioni della casa, si sono letteralmente scavati la fossa da soli.

La pratica di “lavorare in casa” è molto diffusa tra i tombaroli egiziani (come si può vedere nell’immagine a sinistra), soprattutto in aree pregne di testimonianze archeologiche. Capita anche che queste persone facciano delle importanti scoperte fortuite sotto il pavimento del salotto, come è successo con la cappella tolemaica individuata ad Edfu, il tempio di Thutmosi III a Tell al-Aziziya o, addirittura, un tratto della rampa processionale della Piramide di Cheope.

Frequenti sono anche gli incidenti mortali; negli ultimi mesi, infatti, un uomo è stato sepolto vivo dalla sabbia mentre era in un pozzo profondo 9 metri ad Alessandria e un altro ha perso la vita sotto il crollo di un edificio nella Città del 6 Ottobre (20 km a S-O del Cairo).

Categorie: traffico di antichità | Tag: , , , , | 1 commento

Deir el-Bersha, tombaroli uccidono due guardiani

12734083_1064923903530291_4030150676451719772_n

Source: alfaraena.com

Nella notte del 20 febbraio, un gravissimo atto criminale ha insanguinato l’area archeologica di Deir el-Bersha (governatorato di El-Minya, Medio Egitto). Due guardiani del sito sono stati uccisi durante un conflitto a fuoco con un gruppo di tombaroli scoperti a saccheggiare una tomba; una terza guardia è rimasta ferita. Ashrawy Kamel Jad, 45 anni, è morto sul colpo, mentre Ali Khalef Shaker, 37 anni, se n’è andato il giorno dopo a causa delle gravi ferite riportate.

Già lo scorso maggio, la tomba di Djehutyhotep, la più importante della necropoli, aveva subito il furto di una porzione di pittura parietale, fatto che conferma una prassi purtroppo consolidata nella zona. Come riconoscimento della lealtà dei due uomini che hanno perso la vita per proteggere il patrimonio storico egiziano, il Ministero delle Antichità risarcirà le loro famiglie con 1.180 euro (al ferito ne andranno 580), cifra che appare francamente esigua e che è stata subito superata dalla raccolta fondi organizzata dal team del “Dayr al-Barsha Project”, missione belga diretta da Harco Willems (Katholieke Universiteit Leuven) che lavora nel sito dal 2002:

http://dayralbarsha.com/node/301

Categorie: traffico di antichità | Tag: , , , , | Lascia un commento

Edfu, Tombarolo scava cappella tolemaica sotto casa

blogger-image--1607581622

Source: luxortimesmagazine.blogspot.com

Quando si suol dire casa e lavoro. La Polizia per il Turismo e le Antichità ha arrestato un gruppo di tombaroli che stava effettuando scavi abusivi sotto un’abitazione nei pressi del Tempio di Edfu, fatto non nuovo nella zona. Tra gli uomini fermati, figura anche il sessantenne proprietario dell’immobile che è stato trovato in possesso di reperti archeologici pronti per il mercato nero. Nasr Salama, direttore delle Antichità di Assuan, ha affermato che la banda di saccheggiatori ha individuato una cappella risalente al regno di Tolomeo VIII (170-116 a.C.). Il faraone è rappresentato mentre porge il simbolo della Maat a Horus (dio a cui è dedicato il vicino santuario), in presenza di Hathor. La buca è profonda 5 metri, ma, guardando l’estensione dei rilievi (di cui, purtroppo, non sono riuscito a trovare foto migliori), la parete dovrebbe proseguire per altri 7 metri. I muri della cappella continuano anche sotto le case vicine quindi, per il momento, non è possibile continuare lo scavo.

Categorie: traffico di antichità | Tag: , , , , | 1 commento

Tombaroli scoprono necropoli greco-romana ad Alessandria

2015-635573758865539273-553

Source: english.ahram.org.eg

 

Durante un’operazione di polizia, sono stati fermati alcuni uomini che stavano effettuando scavi illegali a Mina el-Basal, località ad ovest di Alessandria. I tombaroli avevano scoperto una necropoli di epoca greco-romana composta da loculi scavati in una parete rocciosa.

Secondo le fonti ufficiali, il bottino sequestrato comprende 20 lucerne, 18 bottiglie in vetro e numerosi contenitori ceramici di diverso tipo (vedi foto a sinistra), alcuni dei quali erano utilizzati per conservare le ceneri dei defunti cremati.

Ora, il ministro delle Antichità El-Damaty ha inviato una missione archeologica per completare lo scavo dell’area che, grazie ai corredi funerari, potrà fornire molte informazioni sulla produzione della ceramica in quel periodo.

Categorie: traffico di antichità | Tag: , , , , | Lascia un commento

Google Earth contro i tombaroli

80401_990x742-cb1401817780

Source: news.nationalgeographic.com

Ancora una volta, la tecnologia potrebbe aiutare la protezione delle vestigia del passato, ma con alcune perplessità… Sarah Parcak, “space archaeologist” presso l’Università dell’Alabama, ha presentato un progetto finanziato dalla National Geographic Society che consiste nel monitoraggio di oltre 4000 siti egiziani tramite immagini satellitari. Queste foto, scattate in orbita a oltre 700 km di altezza e messe a disposizione da Google Earth, servirebbero a valutare l’entità dei danni causati dagli scavi illegali e a controllare i cambiamenti nel corso degli anni (nell’immagine, la situazione di Dashur Sud nel 2011 e nel 2013). Questo sistema, unito a scansioni a infrarossi fornite dalla NASA, aveva permesso di individuare nel 2011, tra Tanis e Giza, 17 piramidi, 1000 tombe e altre 3100 strutture ancora sconosciute, anche se si attende la certezza che può arrivare solo scavando nell’area. Tale strumento sarebbe utile anche per le case d’asta per recepire maggiori informazioni riguardo ai reperti  messi in vendita.

Ma veniamo alle perplessità già anticipate. Senza un’attività sul territorio, il monitoraggio dall’alto non può di certo bloccare i tombaroli nell’immediato. Come purtroppo è noto, in Egitto c’è stata un’impennata dei reati legati al mercato nero di antichità proprio per la mancanza del controllo della polizia e degli ispettori del ministero che, anzi, a volte si ritrovano invischiati in attività illecite. In più, i dati presi dalla ionosfera non sono sempre attendibili se non li si integra con indagini sul campo, altrimenti si incappa in bufale come quella della presunta scoperta, subito smentita, di nuove piramidi ad Abu Sidhum e a Soknopaiou Nesos. In quel caso, semplici formazioni naturali con qualche struttura antica erano state interpretate come piramidi da Angela Micol, che non è né archeologa né geologa, visionando le immagini di Google Earth. La cosa triste è che, come troppo spesso accade tra blogger e giornalisti, la notizia fu riportata anche su quotidiani nazionali senza alcuna verifica sull’attendibilità.

 

Categorie: traffico di antichità | Tag: , , , , , | 2 commenti

Tombaroli irrompono in una mastaba a Giza

Idu -  151008 -  012Il Ministero delle Antichità ha reso noto che martedì scorso alcuni tombaroli hanno fatto irruzione nella Mastaba di Idu, a est del complesso piramidale di Giza. I ladri hanno divelto il cancello metallico che chiudeva la struttura e hanno scavato pozzi alla ricerca di reperti da rivendere nel mercato nero, lasciando all’interno gli attrezzi usati. La tomba G7071 (vedi foto) apparteneva a un importante funzionario della VI dinastia, scriba reale sotto Pepi I (2330-2280 a.C.) e “Sovrintendente ai sacerdoti-wab delle piramidi di Cheope e Chefren”. Non sono stati ancora valutati gli eventuali danni.

 

Categorie: traffico di antichità | Tag: , , , , , , , | Lascia un commento

Blog su WordPress.com.