Articoli con tag: XIII dinastia

Tebe Ovest, scoperta tomba di un visir del II Periodo Intermedio

L’indagine in una vasta area in una delle principali necropoli di Tebe Ovest ha permesso la scoperta di un gruppo di sepolture familiari risalenti al II Periodo Intermedio, tra cui la tomba di un importante visir già noto dalle fonti.

Source: Ministry of Tourism and Antiquities

Dra Abu el-Naga, sulla riva occidentale di Luxor, dal Medio Regno in poi fu il luogo di inumazione di numerosi sacerdoti, funzionari, membri della corte e, tra XVII e inizi XVIII dinastia, perfino di faraoni e regine prima che la necropoli reale fosse spostata nella Valle dei Re. In questa ricca zona, in particolare in un fronte di scavo di 50 x 70 metri, la missione egiziana del Supremo Consiglio delle Antichità ha individuato 30 pozzi funerari databili alla XIII dinastia (1803-1649 a.C.). In fondo a uno di questi è stato trovato un grande sarcofago in granito rosa, pesante circa 10 tonnellate (foto in alto), che conservava il corpo del visir Ankhu, il cui nome è attestato su diversi monumenti dei regni di Sobekhotep II e Khendjer (1750 a.C. circa) e in alcune fonti scritte come il Papiro Bulaq 18, documento amministrativo scoperto da Mariette proprio a Dra Abu el-Naga e in cui Ankhu è indicato come capo dei funzionari di corte. Lo stesso faraone Sobekhotep II è raffigurato in una piccola stele funeraria ritrovata in un altro pozzo (immagine in basso a sinistra).

La missione diretta da Mostafa Waziry ha rinvenuto anche una struttura in mattoni crudi utilizzata per lasciare offerte, corredata di alcuni ushabti dipinti in bianco e coperti di iscrizioni nere in ieratico. Oltre a questo, sono stati ritrovati numerosi scarabei e amuleti, anche di epoche successive.

Source: Ministry of Tourism and Antiquities
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Scoperta piramide a Dahshur

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Source: MoA

Torno serio: la seguente notizia non è un pesce d’Aprile! Il Ministero delle Antichità ha annunciato la scoperta a Dahshur (circa 40 km a sud di Giza) di addirittura una piramide, o meglio, di quello che ne rimane. Come spiega Adel Okasha, il direttore generale del sito, archeologi egiziani hanno individuato la struttura interna composta da un corridoio, una stanza che conduce alla rampa meridionale e un’altra sala nella parte ovest. La sovrastruttura è andata perduta, probabilmente riutilizzata per costruzioni successive. Il ritrovamento è stato effettuato a nord della celebre “Piramide romboidale” di Snefru (2630-2609). Tuttavia, questa ‘nuova’ piramide sarebbe più recente di circa mille anni perché, secondo il dispaccio ufficiale, risalirebbe alla XIII dinastia, durante il II Periodo Intermedio. Questo spiegherebbe la mancata conservazione della struttura: le piramidi di quell’epoca erano molto più piccole di quelle di Antico Regno e costruite con materiali più poveri; una volta asportato il rivestimento di calcare, l’interno in mattoni crudi si disfaceva facilmente.

Non è stato fornito il nome del faraone, però, guardando la foto di un blocco inscritto di alabastro (15×17 cm) scoperto nel corridoio (immagine in basso), mi pare di leggere il cartiglio di Ameny Qemau (o anche Ameny Aamu, cioè “l’Asiatico”, forse riferendosi alla sua origine Hyksos). Di questo re – effettivamente della XIII dinastia; salì al trono intorno al 1790 a.C., – si sa poco, ma in teoria avremmo già una sua piramide a Dashur (a S-E della Romboidale) scoperta da una missione americana nel 1957 (Maragioglio V., Rinaldi C., Note sulla piramide di Ameny ‘Aamu, in Orientalia Vol. 37, N° 3, 1968, pp. 325-338). La struttura, di cui si sono perse le tracce perché rinsabbiatasi, doveva raggiungere i 35 metri di altezza, con una base d 52 m per lato. Che sia stata riscavata la stessa o una piramide satellite?

Aggiornamento 10/05/2017:

Con l’uscita della Newsletter 11 (Aprile 2017), il Ministero delle Antichità ha fugato tutti i dubbi nati sull’identificazione della piramide affermando che la struttura appena scoperta non sarebbe la stessa del 1957, seppur molto vicina.

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Foto originale: MoA; rielaborazione: M.Mancini

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Israele, scoperto scarabeo di un tesoriere della XIII dinastia

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Source: jpost.com

Rimaniamo in Israele perché, una settimana dopo la scoperta di un amuleto di Thutmosi III a Gerusalemme, abbiamo il ritrovamento di un altro reperto egizio effettuato casualmente, proprio come già era avvenuto nel febbraio scorso con un pezzo simile. Si tratta, infatti, di uno scarabeo-sigillo in pietra dura individuato da un uomo che stava facendo birdwatching a Tel Dor, 30 km a sud di Haifa. Lo scarabeo è stato poi consegnato agli archeologi della University of Haifa che scavano dal 2003 nel sito costiero. Come si legge nella colonna centrale del testo geroglifico, l’amuleto apparteneva ad Amenhotep, “Porta-sigilli del Re del Basso Egitto” e “Soprintendente del tesoro reale”, titoli che ne denotano l’importante ruolo a corte. L’ufficiale potrebbe essere così l’Amenhotep tesoriere durante la XIII dinastia e sepolto a Dashur, nei pressi della piramide di Amenemhat II. Purtroppo, non si può risalire al contesto originario perché l’oggetto è rotolato dall’alto a causa dell’erosione del terreno.

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