Per la prima volta dalla loro scoperta – effettuata nel 2013 a Wadi el-Jarf, costa occidentale del Golfo di Suez, dalla missione franco-egiziana diretta da Pierre Tallet (Sorbona) e Sayed Mahfouz (Università di Assiut) – saranno esposti al pubblico i frammenti di papiro risalenti al 26° anno di regno di Cheope. Con circa 4600 anni, sono i più antichi papiri iscritti mai individuati.
Tuttavia, l’importanza dei reperti non si limita solo alla datazione, ma dipende anche dai testi riportati. Si tratta, infatti, di documenti amministrativi che registrano le presenze mensili dei lavoratori del porto, impiegati, ad esempio, nel trasporto di blocchi di calcare verso Giza per la costruzione della Grande Piramide.
L’esposizione sarà allestita da oggi presso il Museo Egizio del Cairo insieme alla mostra temporanea delle repliche dei più celebri pezzi della collezione.
Bellissimi reperti sono i papiri. Ma io sapevo che i più antichi fossero quellu di Gebelein. Mi sbaglio?
I Papiri di Gebelein sono più recenti; risalgono alla fine della IV dinastia.
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ciao; una domanda: i papiri di Wadi al – Jarf come sono stati datati? C14 – Dendrocronologia od altro?
Non lo so, mi dispiace
stavo leggendo che per datare le Piramidi si è fatto riferimento anche al C14 su paglia e canne trovate nel villaggio dei costruttori.
Il villaggio dei costruttori giaceva sotterra e la stratigrafia era stata nei secoli manomessa per mano antropica o naturale?
Grazie ancora
Non esiste solo il C14. Esistono altri metodi di datazione
quale altra metodologia scientifica viene applicata in questi casi?